ROMA Il temuto aumento dell’Iva dal 21% al 22%% che tutte le forze politiche volevano evitare molto probabilmente arriverà martedì prossimo. E’ Enrico Letta a spiegare la ragione della sospensione dei provvedimenti che il Cdm avrebbe dovuto varare ieri. «E’ impossibile impegnare il bilancio su operazioni che valgono miliardi di euro senza la continuità dell’azione di governo», spiega il premier ai ministri. «Se aumenta l’Iva e si rinvia il rientro al 3% dobbiamo ringraziare il caos politico prodotto dal Pdl, per non parlare delle conseguenze che rischiamo su tutta la situazione economica», attacca Pier Paolo Baratta, sottosegretario all’Economia. La bozza che il Cdm avrebbe dovuto varare ieri sera oltre a rinviare l'aumento dell'Iva a gennaio, avrebbe rifinanziato la Cassa integrazione in deroga per il 2013 con un'ulteriore somma di 330 milioni di euro "da ripartirsi tra le Regioni" e contiene disposizioni finalizzate a contenere il disavanzo entro il tetto del 3%. Ecco la bozza bloccata in Consiglio dei ministri. Aumentano benzina e acconti. Le coperture per il mancato rialzo dell'Iva a ottobre avrebbero dovuto arrivare dall'aumento dell'acconto dell'Ires (al 103%) e dell'Irap per il 2013, oltre che dall'incremento delle accise sui carburanti per 2 centesimi al litro fino a dicembre 2013 e poi fino al 15 febbraio 2015 di ulteriori 2,5 cent al litro. Per il solo 2013 le imprese avrebbero dovuto anticipare le imposte dovute nel prossimo anno, pagando addirittura un sovrappiù: appunto il 103% di quanto prevedono di dover versare. Il meccanismo potrebbe colpire 550.000 società di capitale per complessivi 563 milioni (l'acconto Ires), e circa 4,7 milioni di imprenditori per ulteriori 327 milioni (per l'Irap). In totale si tratta di un maggiore esborso pari a 890 milioni. L'aumento dell'acconto varrà però solo per il 2013 e quindi, così come contabilizzato dal governo, società e imprenditori recupereranno quanto versato in più rispetto al dovuto a partire dal prossimo giugno-luglio. Il vero timore è rappresentato dal fatto che l'arrivo di un aggravio fiscale, spesso viene poi riproposto Il calo di gettito che l'erario prevede per il 2014 - quando il fisco dovrà restituire alle imprese le tasse pagate in più nell'acconto - sarà coperto con l'aumento di 2,5 decimali delle accise sulla benzina. Di fatto tutta la sterilizzazione di un punto Iva per 3 mesi pari a 1,029 miliardi, avrebbe dovuto essere coperta finanziariamente con le accise sulla benzina, solo che così il governo riesce a evitare un balzo delle accise della benzina, diluendo il rincaro sui carburanti non in tre mesi, ma in un anno e mezzo. Stima costo: 66 euro a famiglia. Sconto slot. I concessionari degli apparecchi da intrattenimento, se si avvarranno della sanatoria sulle maxipenali, potrebbero pagare un importo complessivo di 495 milioni, invece dei 618 previsti dal decreto sull'Imu con un sconto di 123 milioni. Soldi ai comuni. Il fondo di solidarietà comunale, istituito per il 2013 per compensare i Comuni del mancato gettito Imu, viene integrato con 120 milioni di euro e diventa facoltativo, "per il solo 2013, l'obbligo di procedere alla salvaguardia degli equilibri di bilancio posto a carico degli enti locali".