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Data: 04/10/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fondi Giovanardi. D’Ercole assolto «Calvario finito»

Finisce un lungo e doloroso calvario che spesso, specialmente nel corso delle indagini, ha gettato non poche ombre sull’onorabilità della mia persona». Questo il commento del vescovo ausiliare, Giovanni D'Ercole, assolto ieri dalla Corte di Appello per i fondi Giovanardi. «Esprimo piena soddisfazione e grande gioia per l’assoluzione di monsignor D’Ercole mio primo collaboratore nel ministero di vescovo di questa città, confermandogli tutta la mia fiducia, riposta in lui ben prima di oggi in cui è stata riconosciuta la sua totale innocenza» è invece la dichiarazione del vescovo Giuseppe Petrocchi. Con D’Ercole è stato assolto anche il sindaco di San Demetrio ne' Vestini, Silvano Cappelli, accusato di falso nella stessa inchiesta. In particolare il prelato, che era stato già prosciolto nell’udienza preliminare, ma il pm Antonietta Picardi si appellò, era imputato di rivelazioni di segreti inerenti a un procedimento penale nell’ambito dell’inchiesta sulla tentata truffa da 12 milioni di euro sui fondi del sociale, messi a disposizione dal governo Berlusconi attraverso l’allora sottosegretario Carlo Giovanardi. Il sindaco, invece, era stato condannato ad un anno di reclusione.
La Procura contestava a D’Ercole di aver riferito al presunto ideatore della tentata truffa, Fabrizio Traversi, (ideatore della tentata truffa) l’esistenza dell’inchiesta, coperta da segreto istruttorio, nell’ambito della quale l’uomo di chiesa era stato ascoltato come persona informata dei fatti. Sia Cappelli che il prelato facevano parte della fondazione. Al sindaco veniva contestato di aver trasmesso un progetto per il sociale da finanziare all’interno della fondazione che, secondo l’accusa, conteneva, però, elementi non corrispondenti al vero. «Ho percepito i disagi e i dubbi nella gente, e ho sofferto – dice il vescovo ausiliare - perché veniva a incrinarsi nella fiducia. In me oggi c’è un senso di grande liberazione. Mi sento come rinato. Un grazie speciale ai miei avvocati, Claudio Ferrazza e Amedeo Ciuffetelli, che hanno creduto a quel che ho loro detto sin dal primo incontro e mi hanno accompagnato lungo l'iter processuale, avendo in me fiducia e dandomi fiducia con la loro competenza e amicizia. La nostra condivisa soddisfazione è di vedere riconosciuto nella sentenza odierna non tanto l’affermarsi di un nostro punto di vista da difendere, quanto piuttosto il trionfo della verità. Si chiude una pagina della mia vita, che avverto di non dover archiviare totalmente, perché è carica di umana e spirituale esperienza». Grande soddisfazione è stata espressa anche dagli avvocati Ernesto e Massimiliano Venta, legali del sindaco Cappelli, che lo scorso anno erano riusciti a farlo assolvere dall’accusa sulla tentata truffa.

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