A quel bando della Gran Sasso Teramano per la gestione della cabinovia, il Consorzio degli operatori turistici dei Prati di Tivo aveva storto il naso fin dall'inizio. Troppo alto l'investimento richiesto, troppo tardi dunque lo stesso Consorzio ha inoltrato la propria busta per partecipare all'affidamento della gestione della cabinovia, magari sperando che l'asta andasse deserta. Gli impianti di risalita dei Prati sono invece tornati nelle mani della Siget dell'amministratore italo-venezuelano Erminio Di Ludovico, che li aveva avuti in consegna fino alla scorsa primavera. «Diamo atto alla Siget che hanno vinto loro e va benissimo - commenta Mauro Carnovale, presidente del Consorzio Gran Sasso-Prati - L'importante è che gli impianti funzionino al meglio nell'interesse di tutti. Da parte nostra avevamo già espresso perplessità per le cifre richieste nel bando (base d'asta di 200mila euro, più i lavori di manutenzione; ndr), eccessive per una società giovane come la nostra. Qualcun altro invece ha deciso di investire e da parte nostra ci sarà la massima collaborazione nei confronti della Siget (che ha offerto 220mila euro; ndr) per vedere gli impianti di risalita pieni. D'altro canto è un'attività che loro svolgono da anni».