PESCARA La più giovane dei senatori che avrebbero sostenuto il Governo Letta. La più giovane dei 23 che non condividevano le scelte di chi consigliava Berlusconi, la senatrice pescarese Federica Chiavaroli, era pronta a fare il suo intervento in aula. Il suo turno subito dopo Silvio Berlusconi, con il sostegno morale del ministro Gaetano Quagliariello. Poi Il cavaliere scombina le carte in tavola, appoggia Letta e rende inutile l’intervento di Chiavaroli, lasciandole però dentro tutta quella tensione di essere portavoce di chi credeva in un’Italia unita. E dopo quel voto tutti nel Pdl. «Al momento non faccio nulla - ha sottolineato Federica Chiavaroli - Noi abbiamo fatto una scelta, che è stata la scelta di tutto il partito, che era scelta per ilPaese». Una scelta che ha premiato l’intero centrodestra. «La nostra posizione era una richiesta degli imprenditori, delle associazioni di categoria, della chiesa, di migliaia di cittadini - ha aggiunto la senatrice - Non era una cosa contro nessuno; non era contro Berlusconi. Sono una berlusconiana convintissima, così come ero convinta che in quei momenti fosse mal consigliato».
Il risultato finale ha dato ragione a chi inzialente ha fatto unp strappo. «Per fortuna tutti hanno seguito questa indicazione - ha aggiunto Federica Chiavaroli -. Adesso, dopo aver salvato il Paese, dobbiamo salvare il partito». E proprio il futuro del Pdl, le sue ripercussioni in Abruzzo a pochi mesi dal rinnovo del consiglio regionale, diventano argomento su cui lavorare dentro le stanze della segreteria regionale. «Siamo nel Pdl, Alfano è il segretario del Pdl. Noi non ci muoviamo». Chiavaroli è già al lavoro in Abruzzo per sostenere la rielezioni di Gianni Chiodi a presidente della Regione. «Se Berlusconi vuole accelerare il passaggio a Forza Italia bisognerà capire a quali condizioni e a quali regole. In questo momento noi siamo fermi. Ci siamo fermati a riflettere. Logicamente in un gruppo dove c’è più di una persona ci sono più idee. Ci si confronta con idee diverse ma alla fine si arriva a un’unica linea che è affidata al segretario Alfano. Con la certezza che il Pdl aderisce al Ppe. Stiamo lavorando su un documento politico da presentare ai gruppi su proposte e sostegno. In Abruzzo dobbiamo essere particolarmente cauti, ci sono le elezioni regionali». E sulle prospettive la senatrice sottilinea di apprezzare «la posizione di Gianni Chiodi. Una posizione di riflessione e di attesa che ad oggi deve garantire l’unità del centrodestra. Abbiamo motivo in più per lavorare». È la più giovane dei senatori pidiellini ma sta acquisendo quella fermezza politica che le garantisce di essere interlocutrice, mediatrice. Per Chiodi un valore aggiunto per ricucire un rapporto con gli elettori che la situazione nazionale ha sicuramente comlicato.