Il braccio di ferro fra Gtm e sindacati porta questi ultimi a dichiarare lo stato di agitazione, anticamera ello sciopero. Il pomo della discordia, secondo le parti sociali, «č il mancato rispetto dell'accordo siglato il 22 febbraio. Accordo ignorato in molti punti - spiegano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Ugl - in particolare quelli inerenti all'efficienza e alla sicurezza dei mezzi e di conseguenza a quella dei cittadini e dei lavoratori». Una situazione che ha portato i sindacati a chiamare in causa il prefetto Vincenzo D'Antuono che, dopo aver convocato le parti il 12 settembre, ha chiesto di trovare una soluzione entro il 7 ottobre. Ma la risposta ricevuta dal direttore generale Max Di Pasquale, sottolineano i sindacalisti, «č stata per l'ennesima volta una dimostrazione di chiusura e arroganza con una lettera nella quale non prende nessun impegno in merito al rispetto degli accordi firmati». Per questo motivo, concludono, «ci vediamo costretti, per il bene in primis dell'utenza e dei dipendenti, a inasprire lo stato di agitazione, chiedendo l'intervento dell'assessore regionale ai Trasporti Morra».