PESCARA E' il presidente emerito del Senato Franco Marini, con 5.800 euro al mese (maturati in un periodo contributivo di 26 anni, l'ex parlamentare con il vitalizio più alto in Abruzzo e tra i più alti d'Italia. Subito dopo ci sono lo storico notaio chietino Germano De Cinque (Democrazia Cristiana), con 5.540 euro e 25 anni di contribuzione, e Raffaele Delfino, storica figura dell'Msi, con un assegno da 5.130 euro al mese (25 anni). Con "soli" duemila euro, chiude la classifica, invece, l'ex deputato Fernando Di Laura Frattura, originario di Alfedena, già presidente del Molise e padre dell'attuale governatore. A fare i conti in tasca agli abruzzesi che negli ultimi decenni hanno animato la vita politica del Paese è il settimanale "L'Espresso", con un'inchiesta che tira in ballo gli oltre duemila vitalizi pagati a deputati e senatori cessati dalla carica. Al quarto posto, tra gli abruzzesi, c'è il notaio pescarese Andrea Pastore, con un assegno da 4.960 euro al mese e 19 anni di contribuzione. Bisogna attendere la quinta posizione, invece, per leggere il nome dell'ex governatore Ottaviano Del Turco, già segretario aggiunto della Cgil di Luciano Lama e ministro delle Finanze, condannato in primo grado a nove anni e sei mesi nell'ambito del processo "Sanitopoli": il suo vitalizio ammonta a 3.835 euro mensili (15 anni). Subito dopo ci sono il senatore Angelo Staniscia, di Atessa, con 3.800 euro (15 anni), il deputato Romeo Ricciuti, originario di Giuliano Teatino, esponente della Dc e leader storico della Coldiretti (3.830 euro, 15 anni), il senatore Pci Nevio Felicetti (3820 euro) e il senatore pescarese Bruno Viserta Costantini (3.090 euro, 10 anni). Nella classifica compare anche l'ex rettore dell'Università dell'Aquila, Ferdinando di Orio, accademico e medico, senatore nelle fila del Pds, che ogni mese incassa 3.087 euro grazie ai suoi 10 anni di contribuzione. Scorrendo ancora la lunga lista compaiono i nomi del senatore Antonio Franchi, di Giulianova (3.080 euro) e del senatore originario di Altino Giovanni Polidoro (3.070 euro). Il primo a percepire un assegno inferiore ai 3mila euro è il deputato teramano Franco Gerardini, attuale dirigente (rifiuti) della Regione, che incassa 2.870 euro mensili. Sulla stessa cifra viaggiano anche Giovanni Pace, in Parlamento nel 1994 e 1996, il giuliese Osvaldo Scrivani, il deputato ex Ds Nicola Crisci, di Carpineto Sinello (ex sindaco di Roseto), e Giovanni Di Fonzo, di Scerni. Subito dopo compare un'altra figura chiave della politica abruzzese: si tratta dell'ex presidente della Regione Rocco Salini, arrestato nel 1992 assieme a gran parte della sua Giunta, nella famosa "notte di San Michele". All'ex governatore vanno circa 2.170 euro, per cinque anni trascorsi alla Camera. Seguono poi - tutti con assegni da circa duemila euro - il giornalista Rai ed ex presidente della giunta regionale, Antonio Falconio, l’ex socialista Amedeo D'Addario, di Colledimezzo, il primo presidente della giunta regionale abruzzese, Ugo Crescenzi, l’ex psi Piero D'Andreamatteo, di Cepagatti, il docente universitario Vincenzo Cerulli Irelli, il rosetano Pio Rapagnà e Fernando Di Laura Frattura.