PESCARA Nuova manifestazione dei tassisti pescaresi, ieri mattina, davanti alla Regione a Pescara dopo il presidio permanente andato avanti per diversi giorni, davanti alla sede dell'ente, nelle scorse settimane. Gli operatori hanno incontrato il presidente della Regione Gianni Chiodi con cui hanno parlato del decreto regionale numero 58 del 2 agosto scorso che riguarda la regolamentazione dell'accesso dei taxi in aeroporto. «Secondo i tassisti», ha commentato Chiodi a margine del confronto, «il decreto presenterebbe profili di illegittimità amministrativa. Con i loro legali sono al lavoro e a breve dovrebbe esserci un incontro con l'avvocatura regionale per fare le dovute verifiche. Se verranno accertati dei profili di illegittimità che pure ci possono essere», ha concluso il governatore, «sono disposto a una modifica, invece di arrivare al Tar». Sulla vicenda interviene anche l’assessore regionale Mauro Febbo che sottolinea la «bontà del provvedimento amministrativo». «L’unica strada per chi non condivide il decreto è il Tar», illustra Febbo, «e l’unico dato certo nella vicenda dei taxi è il danno causato all’immagine della Regione. Il decreto del presidente Chiodi è dovuto e, a mio avviso, è corretto nei contenuti». Ancora, l’assessore regionale «ribadisce che, attraverso l'approvazione del decreto 58/2013 da parte della Regione, sono stati introdotti notevoli vantaggi sia per gli operatori dei Comuni di Pescara e di Chieti e sia, soprattutto, per l’utenza in termini di efficienza ed efficacia del servizio. Inoltre», conclude Febbo, «il decreto potrebbe essere un’opportunità che permetterebbe all’Abruzzo di ricollocarsi, anche sulla base delle direttive europee in tema di libera concorrenza e libero mercato, fra quelle regioni che ambiscono a una nuova gestione del trasporto pubblico locale».