L'AQUILA Una determina della giunta regionale per uno stanziamento di 120 mila euro destinato al nuovo periodico edito dalla Regione che sarà presto in vendita in tutte le edicole per sei mesi. In sostanza da qui alle elezioni. E’ quanto compare nelle ultime delibere dell’esecutivo Chiodi che era già stato anticipato dalle procedure di gara formalizzate sul numero 31 del 4 settembre 2013 del Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Telematico. Nel Burat si pubblicava il provvedimento amministrativo relativo al al bando per «La Regione Flash Abruzzo» (il titolo del periodico) che sarà prodotto dalla struttura speciale di supporto stampa e distribuito attraverso la rete delle edicole abruzzesi.
LA PROTESTA DEL PRC
Molto critico sulla vicenda il consigliere regionale di Rifondazione Comunista che ha presentato una risoluzione in Consiglio regionale, per chiedere il ritiro della determina con cui la Giunta regionale. Acerbo ha espresso forti perplessità sul progetto della Giunta. «E' una determina che grida vendetta - ha sottolineato Acerbo - in un momento in cui ci sono moltissimi capitoli del bilancio regionale senza copertura, che impediscono l'applicazione di leggi approvate dall'Aula. Pensiamo all'abbattimento delle barriere architettoniche, alle borse di studio, ai provvedimenti in materia sociale. E' grave destinare risorse pubbliche a una pubblicazione che è smaccatamente di propaganda elettorale, e che guarda caso esaurirà il suo corso proprio nel periodo in cui gli abruzzesi saranno chiamati alle urne. L'auspicio è che tutti i Consiglieri regionali appoggino questa mia richiesta».
IL SOSTEGNO DEL PD
Il Pd si allinea con Marinella Sclocco che sottoscrive «la risoluzione urgente del collega Acerbo per il ritiro della determina per il giornale di informazione delle attività della Giunta e spero lo facciano anche gli altri colleghi consiglieri d'opposizione. In un momento così delicato per le casse dello Stato e della Regione mi sembra davvero inopportuno, nonché strumentale, mettere in circolazione un periodico della maggioranza. Direi - spiega la Sclocco - che si tratta di una forma di autocelebrazione funzionale alla prossima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale».