L'incontro dei sindacati con l'azienda conferma un quadro di emergenza assoluta. Nasso (Filt Cgil): "Siamo alla necessità di sopravvivere, serve un socio che garantisca continuità". Il sindacato punta su Fintecna, perché per Fs i tempi sarebbero lunghi
Alitalia rischia il default entro pochi giorni, serve un socio che garantisca la continuità. Lo ha detto il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso al termine dell'incontro dei sindacati con l'azienda. “Siamo all'emergenza, alla necessità di sopravvivere”, ha spiegato il sindacalista.
Nasso, insistendo sull'assoluta gravità della situazione, ha sottolineato che l'auspicio dei sindacati è quello di scongiurare a tutti i costi il ricorso alla legge Marzano, che sarebbe “la distruzione dell'azienda”. “Alitalia sta cercando disperatamente un aiuto prima di precipitare”, ha detto ancora Nasso che vede come unico possibile socio pubblico Fintecna, “perché l'intervento di FS richiederebbe tempo e non sarebbe possibile nell'arco di 48 ore”.
“Il governo è ad un bivio, tutto è in mano al governo”, ha aggiunto il segretario nazionale della Filt Mauro Rossi: “O si assicura la continuità dell'azienda entro 48 ore, decidendo quale soggetto pubblico far entrare, o si accetta un fallimento pilotato da Parigi”.
L'intenzione dell'azienda – secondo quanto riferito dal segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi - sarebbe quella di incrementare l'aumento di capitale a 300 milioni (dai 100 già deliberati in Cda) più l'apertura di una linea di credito da parte delle banche per 200 milioni.
Nell'ambito dell'aumento di capitale da 300 milioni, 150 sarebbero in capo alla parte pubblica e 150 dei soci, ha riferito Tarlazzi, aggiungendo che la parte di Air France dovrebbe essere di 75 milioni e se Air France non accettasse dovrebbero intervenire le banche per coprire l'inoptato. Tarlazzi ha anche fatto sapere che il Cda di Alitalia rimane aperto fino a venerdi': quindi c'e' tempo fino a venerdì per approvare il nuovo aumento di capitale.