CHIETI. Dal Comune di Chieti riceviamo una nota “di rettifica” da parte del primo cittadino Umberto di Primio che contesta un paio di punti dell’articolo che ieri ha destato molto interesse e che oggi è stato ripreso da alcuni giornali cartacei.
Ecco cosa fa scrivere a PrimaDaNoi.it Umberto Di Primio.
Gentile Direttore,
dalle ore 8.30 di ieri, 8.10.13, appare sulla pagina del Suo giornale on line l’articolo a firma di Sebastiano Calella dal titolo “Patente e libretto. Il sindaco Di Primio senza assicurazione: auto sequestrata”.
Per vero, il sottoscritto non ha ricevuto la contestazione perché privo di assicurazione ma solo, a detta degli agenti, perché la targa tedesca dell’auto non sarebbe stata sostituita entro la scadenza del termine.
Il circolare senza assicurazione è violazione diversa da quella contestatami, pertanto Le chiedo di provvedere, con cortese sollecitudine, a rettificare la notizia erroneamente pubblicata dando alle richieste precisazioni lo stesso spazio ed importanza dati a quelle non vere.
Egualmente, chiedo di rettificare quanto scritto dal giornalista Calella che attribuisce a me la frase “… e così l’assicurazione che avevo non era valida”.
Per mera completezza d’informazione, comunico di aver depositato ricorso al Sig. Prefetto di Chieti per l’annullamento del verbale elevato il 5.10.13 in quanto illegittimo.
Inoltre, ho predisposto anche una denuncia per violazione dell’art. 13 D.Lgs 196/03 considerato che, nonostante non esista alcun diritto di cronaca sulla vicenda amministrativa che mi riguarda, molti giornali hanno riportato persino in modo distorto e non veritiero la vicenda, evidentemente attingendo la notizia da chi aveva l’obbligo di tutelare le informazioni acquisite attraverso le contestazioni del verbale.
Nell’attesa di leggervi
Cordialità
avv. Umberto Di Primio
SCUSI IL DISTURBO
Gentile sindaco e avvocato,
grazie per le sue preziose informazioni che non pare modifichino il quadro in maniera sostanziale visto che la notizia è che una infrazione è stata contestata al primo cittadino e l’auto gli è stata sequestrata.
Nel nostro giro di verifica –come scritto- abbiamo cercato di ascoltare anche la questura che però non ha sentito il dovere di dare risposte tempestive nel merito di una questione che gli era stata posta.
Visto che è avvocato di sicuro ne sa più di me in fatto di privacy e dunque se lei ritiene che sia stata lesa la sua privacy ne prendo atto. Noi però mastichiamo più di lei la cronaca e le assicuro che se fa una veloce ricerca si renderà conto del tempo che può guadagnare.
Ma poi, gentile sindaco, come si fa? quelle cose le ha raccontate lei ad un giornalista che si è qualificato e conosce!
Curioso poi il fatto che tale “rettifica” arrivi a distanza di oltre 24 ore e dopo che altri giornali abbiano ripreso la notizia, copiando persino le nostre “imprecisioni”. Che fa mi dice che gli altri giornali copiano PrimaDaNoi.it e non le hanno fatto nemmeno una telefonata come abbiamo fatto noi?
Forse è questo il punto: a causa nostra ha dovuto leggere della sua auto tedesca financo sui più autorevoli giornali di carta.
Allora mi scuso per il disturbo e sono sicuro che il suo contenzioso sarà presto risolto.
a.b.