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Data: 11/10/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Gabrielli: «L’Aquila è una ferita ancora aperta» Il capo della Protezione civile al Festival dell’acqua: «I piani di emergenza rimangono nei cassetti, poi si corre»

L’AQUILA «I piani di emergenza contro terremoti e alluvioni rimangono nei cassetti impolverati. Quando si verificano emergenze ambientali alla Protezione civile viene chiesto di fare presto, mentre noi vorremmo dire “fate prima”, perché la prevenzione è l’unica misura vera di gestione delle emergenze. La pianificazione dei rischi non può più attendere». Così il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, nel giorno del suo ritorno all’Aquila («una ferita ancora aperta»), città dove ha operato nel post-sisma, intervenuto al festival dell’Acqua. «In alcune aree del Paese», ha continuato Gabrielli, «lo stato delle reti è da paese in via di sviluppo. Le reti del servizio idrico, elettrico e del gas non possono non essere poste all’interno della pianificazione del rischio e delle emergenze. La collaborazione con soggetti come Federutility è indispensabile, dobbiamo fare prevenzione facendo sistema, in modo da accrescere il livello di resilienza del nostro territorio». Poi ha aggiunto: «Noi, al pari di tanti altri gangli del settore pubblico stiano scontando una crisi economica molto importante: credo che però il tema delle risorse debba occuparci e preoccuparci il giusto, nel senso che esiste pur sempre un territorio e delle collettività che hanno bisogno di risposte. Quindi noi non dobbiamo abbassare la guardia e comunque in questo non abbassare la guardia abbiamo bisogno del concorso di tutti. Continuo a sostenere», ha aggiunto, «che un maturo sistema di protezione civile è un sistema nel quale i cittadini sono i principali attori. Non possono essere i cittadini sempre gli utilizzatori finali di un’attività messa in capo ad altri. I cittadini sono i beneficiari ma gli attori primi di un sistema di protezione civile. Quindi l’informazione, la formazione, la consapevolezza sono alla base di un sistema nel quale non vi è un consumatore di sicurezza ma tutti noi siamo operatori di sicurezza». Il sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D’Angelis ha annunciato, tra le altre cose, che «ci saranno risorse per le aziende e il territorio dell’Aquila nella legge di Stabilità. Anche nel decreto sulle emergenze ambientali c’erano già risorse vere e concrete. Presto il Palazzo del Governo sarà rimesso in piedi. A giorni daremo il via alla gara per 34 milioni. La ricostruzione all’Aquila è al 60% per le opere di competenza del ministero, al 2% per quelle dei privati. Gli interventi urgenti sono per circa 400 milioni, 40 all’Università e 368,5 per edifici pubblici». Il presidente del Senato Pietro Grasso ha inviato un messaggio in occasione del festival, al quale non è intervenuto per impegni istituzionali. «Desidero esprimere il mio sincero plauso per questa manifestazione, che costituisce una preziosa occasione per porre una maggiore attenzione sul delicato tema dei rapporti tra legalità e acqua». Il presidente del Senato ha evidenziato come «lo sfruttamento dell’acqua bene comune e la sua distribuzione alla cittadinanza ha degli inevitabili risvolti economici e richiama troppo spesso le attenzioni della criminalità organizzata».

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