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Pescara, 16/05/2025
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Data: 12/10/2013
Testata giornalistica: La citt
I bus Arpa non superano i controlli di sicurezza. Gravi problemi al telaio per due dei 33 pullman dell'azienda pubblica. Respinti altri cinque mezzi pesanti

TERAMO -La posizione dell'Arpa nell'inchiesta sulle false revisioni alla Motorizzazione Civile di Teramo potrebbe complicarsi, offrendo nuovi spunti d'indagine alla Polizia Stradale e al pm Davide Rosati. Sette mezzi di trasporto tra camion di società private e pullman dell'Arpa non hanno superato le scrupolose verifiche in corso a Villa Tordinia. I mezzi sono stati tecnicamente "respinti" perché non in regola con le misure di sicurezza e prima di tornare all'esame del funzionario di Chieti nominato ad hoc dal Ministero dei Trasporti, dovranno passare in officina per dei lavOli di sistemazione. Pneumatici lisci, consumi non a norma di legge, qualche problema alla rigidità delle sospensioni, emissione di inquinanti. Questi i difetti riscontrati che ne hanno causato la bocciatura.
PROBLEMI GRAVI. In particolare però due autobus dell'Arpa avrebbero evidenziato carenze strutturali più gravi e che riguardano la sicurezza della circolazione del mezzo su strada: l'ossidazione della struttura portante. Significa cioè che i telai dei due bus, adibiti al trasporto di persone e che fino all'apertura dell'inchiesta erano regolarmente in servizio, sarebbero a tal punto arrugginiti che potrebbero non superare l'esame bis. A quel punto, se anche il secondo esame sarà negativo, l'azienda dovrà considerare la possibilità di doverli radiare dal servizio di trasporto pubblico.
LE REVISIONI VERE. AllaMotorizzazione Civile intanto i controlli sui 55 mezzi messi sotto sequestro dal Gip del Ttibunale di Teramo proseguono spediti: quasi completati i controlli sui 19 camion, iniziati lunedì mattina sotto la supervisione del Direttore tecnico della Motorizzazione, l'ingegner Stefanino Di Stefano. Domani saranno invece completati i controlli di revisione sui mezzi di trasporto pubblico. Ventisei su trentasei autobus (33 Arpa, 3 privati) sono passati al vaglio del tecnico del Ministero abilitato: ne mancano ancora dieci. Tutti i mezzi che mano a mano hanno superato l'esame sono già stati dissequestrati. I sette invece che non hanno passato i controlli dovranno ripetere la procedura di controllo la prossima settimana e restano sotto sequestro.
I DISAGI. I controlli straordinari messi in campo alla Motorizzazione Civile di Teramo purtroppo hanno causato notevoli disagi all'utenza standard. Ieri abbiamo ripOltato la notizia delle lunghe code in ingresso alla struttura, con camion, plillman e numerosi scuolabus in coda ad attendere la revisione extra sui mezzi sotto sequestro.
L'INCHIESTA. Sul fronte delle indagini il direttore della MotOlizzazione, l'ingegner Giancarlo Massaro,resta l'unico indagato per falso ideologico in atto pubblico. Dieci giomi fa è stato sospeso dal lavoro su decisione del Tribunale di Teramo e si resta in attesa di eventuali provvedimenti da parte della commissione disciplinare che su input del IvIinistero dei Trasporti sta vagliando la sua posizione. L'inchiesta è partita la scorsa ptimavera e le indagini sono state condotte dagli agenti della sezione di polizia giudiziaria della Polizia stradale che, tramite appostamenti e rilievi fotografici, hanno capito che sulle revisioni eseguite all'interno della Motorizzazione qualcosa non andava. La Procura ritiene che le revisioni sui mezzi non venivano eseguite come vuole la legge. Controlli lampo, che duravano cinque o dieci minuti, a fronte dei 40/50 nornlalmente necessari per passare al setaccio un autobus o un camion. Sarebbero stati saltati a piè pari gli accertamenti relativi alla sicurezza (sistemi frenanti in primis) ma anche quelli sui tubi di scarico. Ad eseguire materialmente le revisioni e firmare l' oIe per il ritomo in strada sarebbe stato Massaro in veste di responsabile del settore. Verifiche dei mezzi superficiali che per la Procura possono mettere a tischio la sicurezza e l'incolumità pubblica. Questo ha spinto la magistratura a chiedere e ottenere dal gip Domenico Canosa il sequestro al fine di far eseguire da capo i controlli.

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