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Data: 12/10/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Porto, 9,5 milioni da sbloccare. In attesa di approvazione della Regione i fondi Fas per le opere di dragaggio

ORTONA I 9,5 milioni di euro in fondi Fas (Fondi comunitari per le aree sottoutilizzate) per il dragaggio del porto sono fermi in Regione, assessorato ai Lavori pubblici, dove i tecnici stanno preparando la convenzione da passare alla giunta di Gianni Chiodi per l'approvazione. Le ultime notizie sul megappalto per il ripristino dei fondali dello scalo marittimo vengono dall'amministrazione del sindaco Enzo D'Ottavio dopo che le aziende portuali, Confindustria teatina settore Trasporti e il coordinamento Rete porto di Ortona avevano l'altro ieri lanciato l'allarme su un rischio di perdita di traffici a causa delle ridotte possibilità di pescaggio nello specchio d'acqua. «Si tratta di una procedura complessa», spiega l'assessore al Porto, Maria D'Alessandro, «cominciata al ministero delle Infrastrutture con la firma dell'accordo di programma quadro tra Provveditorato alle opere pubbliche e Regione per interventi strutturali nei porti abruzzesi. Appena siglata la convenzione, il Comune in veste di stazione appaltante procederà con la gara, e una proiezione che tiene conto dei tempi tecnici obbligatori ci porta inevitabilmente ai primi mesi del 2014». Poi l'assessore precisa che «il fondale che impedisce il passaggio di navi a pieno carico, circa 6 metri e 80, non è in corrispondenza del molo nord- banchina nuova dove ci sono 8 metri di profondità, ma all'imboccatura del porto». Sulla banchina di riva e le possibili operazioni di imbarco dei furgoni provenienti dalla Sevel, D'Alessandro parla di «accordi con la Grimaldi, che con le sue navi Ro-ro ha una opzione su Ortona. A parte l'incremento del fondale, abbiamo ottime chance di liberare un'area di retroporto pari a 15mila mq, utili comunque come zona di stoccaggio». Di ampliamento delle area terra si parlerà martedì prossimo in un incontro tra Comune e progettisti del nuovo Piano regolatore portuale.

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