Montesilvano senza sindaco per tre mesi. Attilio Di Mattia rimarrà lontano dalla città che lo ha eletto nel maggio 2011 fino al termine dell'anno delegando le mansioni al suo vice Lino Ruggero. Ufficialmente, la lunga assenza è spiegata con «motivi personali», formula troppo vaga è per essere convincente. Si parla di corso di formazione professionale che Di Mattia deve svolgere a Vienna dove ha lavorato come consulente finanziario prima di iniziare la carriera politica oppure di una nuova candidatura (Europee). Motivazioni che, però, non convincono nessuno, tantomeno l'opposizione. «Anche perché - spiega Ernesto De Vincentiis di Montesilvano Futura - c'è un bilancio di previsione non approvato, il futuro urbanistico della città da definire, e tanti altri provvedimenti da prendere. La città, insomma, non può attendere così tanto tempo». Tutto è nato da una dichiarazione del presidente del Consiglio comunale, Fabio Petricca, che nell'ultima riunione dell'assise civica ha comunicato l'esigenza del sindaco di assentarsi per un lungo periodo. Proprio la mancanza di chiarezza ha scatenato l'opposizione e in particolare il Pdl che ha preparato un documento durissimo nel quale si stigmatizza il comportamento di Di Mattia e si invita la maggioranza a riferire in aula sulla situazione. Che secondo il Pdl, tramite il capogruppo Manola Musa, e lo stesso De Vincentiis non può essere gestita dal vice sindaco. «Non è mai accaduto in passato - aggiunge quest'ultimo - che un sindaco si sia assentato per così tanto tempo e comunque, fatti salvi i motivi di salute, non ve ne possono essere altri in grado di giustificare tale decisione. Né regolamenti e norme comunali consentono al vice sindaco di gestire la Giunta per tre mesi». Tutte motivazioni che spingono De Vincentiis a decretare il «de profundis» per la Giunta di centrosinistra entro Natale. «Il primo atto che mi aspetto - conclude l'esponente di Montesilvano Futura - è un chiarimento in aula, l'ultima volta che abbiamo visto il sindaco in Municipio risale a venti giorni fa. Di Mattia deve una spiegazione non tanto a noi quanto ai cittadini che lo hanno eletto. La prospettiva che resti tre mesi fuori dal gioco non è concepibile e il centrosinistra ne deve prendere atto e trarne le conseguenze». Tradotto, significa che il centrodestra darà battaglia fino a chiedere le dimissioni della Giunta. Sul fronte opposto si tende a smorzare la polemica e ad assicurare che Di Mattia starà lontano da Montesilvano per periodo non così lunghi e garantirà la presenza sicuramente in occasione della discussione sul bilancio e già a fine mese per la nomina dell'assessore donna in ossequio alla quota rosa venuta meno dopo l'uscita dalla Giunta di Stefania Di Nicola in favore di Germano D'Aurelio.