MONTESILVANO Manola Musa adopera l’ironia per portare l’affondo politico al sindaco di Montesilvano Attilio Di Mattia, in Austria per l’aggiornamento professionale da operatore finanziario. «Rivela la sua assenza per motivi di lavoro ma precisa che nulla cambierà in quanto se lui non ci avesse informato, sfoggiando la sua trasparenza, nessuno mai si sarebbe accorto che non era in Italia. Nessuno stupore ma la consapevolezza che lo stesso Di Mattia prende atto che la sua figura è irrilevante e che Montesilvano è senza sindaco ormai da più di un anno». Gabriele Di Stefano , invece, precisa: «Sono sempre all'attacco, come una goccia cinese o un fastidioso martello pneumatico, ma oggi voglio prendere la parola per difendere il sindaco Di Mattia dagli attacchi inutiili e pretestuosi di chi farebbe meglio a concentrarsi sull'attività politica nel senso più alto del termine». Parla di «cacciatori di poltrone e bramosi di potere», ma Musa replica che «il vero problema che investe da decenni la nostra città è celato dietro la politica delle poltrone. Dietro gli stessi registi occulti che hanno manipolato la precedente amministrazione, il dissenso della federazione formata da Udc e Montesilvano in comune ripropone l' indignazione per una politica malata».