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Pescara, 16/05/2025
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14/10/2013
Il Sole 24 ore.com
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Amnistia e indulto, Renzi difende il suo no: «Non è serio». Zanonato: opportunista, «ragiona come Grillo» |
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Sarà l'amnistia il tema cardine delle primarie Pd? Il no secco di Matteo Renzi su questa ipotesi pronunciato nel discorso con cui ha aperto la sua campagna per la conquista del partito, ieri a Bari, ha messo il gesto di clemenza sollecitato da Napolitano al centro del dibattito a sinistra, provocando anche prese di distanza di un ministro (pure del Pd) come Flavio Zanonato. A Renzi che oggi a "In mezz'ora" (Rai3) chiarisce di non aver «parlato contro Napolitano», ma di aver solo spiegato come la pensa (non è possibile«un nuovo indulto-amnistia dopo 7 anni dall'ultimo. Non serio, non educativo e non responsabile»), il ministro dello Sviluppo replica a distanza accusandolo di ragionare "in stile Grillo". Contro Renzi anche il ministro degli Esteri Emma Bonino.
Zanonato (Sviluppo). Renzi ragiona come Grillo Su amnistia e indulto, spiega Zanonato parlando a margine della manifestazione "La Repubblica delle Idee", in corso a Mestre, Renzi «ragiona in termini puramente propagandistici stile Grillo: "mi conviene dire di più una cosa o l'altra sotto il profilo del consenso che poi alla fine ottengo?". Non entra nel merito della questione». Che consiste, secondo il ministro, nel fatto che le carceri, «così come sono, oltre a produrre effetti drammatici sulla popolazione carceraria che è costretta vivere in una situazione assolutamente inaccettabile, producono l'effetto terribile che rimette alla fine del ciclo della pena in circolo persone che non possono avere altre alternative che continuare a delinquere, quindi con una recidiva altissima».
No a chi boccia l'indulto per qualche consenso in piu' «Vogliamo affrontare il problemi in modo propagandistico - chiede Zanonato - o vogliamo prendere in mano con serietà come ha fatto il presidente della Repubblica? Non ho dubbi su questo: l'atteggiamento propagandistico di chi non vuole l'indulto perché pensa che così prende qualche consenso in più non mi convince se è un interesse generale che va difeso».
Bonino (Esteri): Renzi il nuovo? Meglio l'antico Se Matteo Renzi «è il nuovo che avanza, fatemi il favore di ridarmi l'antico». A dirlo, a metà giornata, sempre riferendosi alla presa di posizione contro l'indulto di Renzi ieri a Bari, è il ministro degli Esteri Emma Bonino. Parlando al Comitato nazionale dei Radicali italiani, Bonino invita il ministro a leggersi « bene il messaggio di Napolitano, prima di rottamarlo».
La replica del sindaco: il ministro si preoccupi delle aziende in crisi Parlando alla trasmissione condotta da Lucia Annunziata Renzi precisa anche che il presidente Napolitano «non è uscito dai suoi poteri» con il messaggio alle Camere sulle carceri ma «non è che un partito politico dice: "Lo ha detto il presidente Repubblica, allora si fa punto e basta". Allora che ci stanno a fare i partiti?». Poi, Renzi respinge al mittente le accuse di Zanonato e di altri ministri sul suo modo di affrontare il nodo dell'amnistia-indulto. «Se ci sono ministri che anziché preoccuparsi di governare passano il tempo a commentare le mie dichiarazioni mi dispiace per loro», spiega. «Il ministro dello Sviluppo si deve preoccupare di come far sì che le aziende non chiudono, di aiutare gli artigiani e non di stare a lamentarsi dalla mattina alla sera di cosa dice il sindaco di Firenze», insiste, e conclude: «Se lo vogliono fare non ho problemi, ma parliamo seriamente dei problemi».
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