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Data: 15/10/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Fuoco incrociato su Di Mattia. Il sindaco voleva dimettersi Aliano: «Il Comune rischia il commissariamento per defalult»

Tutti lo attaccano e nessuno lo difende, nemmeno il «suo» Pd, tant'è che Attilio Di Mattia ha pensato alle dimissioni. Una scelta radicale che sarebbe costata l'osso del collo al Pd: la perdita di un Comune così importante (Montesilvano è la quinta città d'Abruzzo) alla vigilia delle elezioni regionali avrebbe mandato in frantumi un partito che già di suo presenta diverse fratture. Per questo è scattato il riallineamento al centro della Giunta fra l'ala più sinistrorsa e quella più moderata ha fatto tornare il sindaco sui suoi passi. Fino all'ultima bufera scatenata dalla lunga, forzata assenza per motivi professionali, che terrà Di Mattia lontano dal Municipio. C'è, però, chi legge in maniera più maliziosa la «vacanza» del sindaco. Parliamo di Anthony Aliano, che ha lasciato la poltrona di assessore dopo appena dieci mesi: «Sono stato l'unico e tale rimarrò, - attacca - gli altri, anche se sono in disaccordo con la linea della maggioranza, si guarderanno bene dal rinunciare». Per l'ex assessore alle Politiche sociali «già ora ci sono i numeri per sfiduciare il sindaco, servono 13 voti. Si è formato un gruppo di otto consiglieri, fra Udc e Montesilvano in Comune, ne occorrono altri cinque. La federazione nata da questi gruppi tiene in pugno Di Mattia e lo stesso Pd. Se danno una poltrona in Giunta all'Udc per Pietro Gabriele e un po' di deleghe importanti a Montesilvano in Comune, la federazione se ne starà tranquilla, altrimenti...». Altrimenti qualcuno si arrabbierà e la Giunta di centrosinistra rischierà grosso alla prova del bilancio di previsione 2013: «Voglio vedere come faranno, - aggiunge Aliano - con i conti in rosso che si ritrova l'Amministrazione. Più che per una sfiducia politica, Di Mattia potrebbe cadere per il default finanziario che porterebbe al commissariamento. Ma questo sindaco e questa Giunta sono di fatto già commissariati, essendo soggetti a una serie infinita di ricatti». Le anticipazioni di Aliano trovano conferma nella presa di posizione di Udc e Montesilvano in Comune. I due gruppi, che si sono appena federati fra loro, chiedono un netto cambio di rotta. Durissima la nota firmata da Piero Gabriele, Emidio Di Felice, Stefano Di Felice, Fabio Petricca, Lorenzo Silli e Carlo Tereo de Landerset che denunciano come «la Giunta fatichi a risolvere anche i più semplici problemi e questo non ci sta più bene. Siamo molto amareggiati per la pessima gestione delle finanze comunali imputabile alla mancata approvazione del bilancio di previsione, per i continui ritardi di molte pratiche dell'urbanistica. I cittadini e le imprese di Montesilvano vogliono risposte concrete e sino ad ora questa Amministrazione non è stata in grado di darne alcuna. Forse alcuni assessori sono inadeguati al ruolo e ci sarebbe bisogno di un cambio di squadra, certo è che siamo tutti convinti che questa situazione non può più andare avanti. O si cambia rotta o non ha più alcun senso allungare la vita ad una coalizione agonizzante e incapace di incidere». Come dire: se Di Mattia vuole restare in sella sa cosa fare.

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