Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/12/2025
Visitatore n. 750.237



Data: 18/10/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Ruby-ter, altri guai per il Cavaliere. Nuova inchiesta: falsa testimonianza e intralcio alla giustizia con le “olgettine”

MILANO Mentre sabato prossimo dovrebbe arrivare la decisione della corte d'Appello di Milano sul ricalcolo dell'interdizione dai pubblici uffici da applicare a Berlusconi per il caso Mediaset, un'altra tempesta giudiziaria si avvicina per il Cavaliere. Scatterà, infatti, entro Natale l'inchiesta già ribattezzata «Ruby-ter» con l'iscrizione nel registro degli indagati ancora una volta di Silvio Berlusconi, già condannato a 7 anni di carcere per concussione e prostituzione minorile. Con lui i legali “storici” Niccolò Ghedini e Piero Longo, e decine di testimoni, tra cui molte delle ragazze che hanno preso parte alle serate di Arcore e che sono state poi convocate in aula sia nel processo al Cavaliere sia in quello a Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora. La formalizzazione delle accuse, che potranno spaziare dalla falsa testimonianza fino all'intralcio alla giustizia e alla corruzione in atti giudiziari, sarà un «atto dovuto», come è stato spiegato in ambienti della procura di Milano, non appena verranno depositate, tra fine novembre e i primi di dicembre, le motivazioni delle sentenze Ruby e Ruby 2. Lo scorso 24 giugno, infatti, il collegio della quarta sezione penale, presieduto da Giulia Turri, oltre a condannare l'ex premier a 7 anni e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, ha disposto la trasmissione degli atti alla procura affinché indaghi su 32 testimoni, quelli che i pm avevano già definito il «blocco dichiarativo» a favore del Cavaliere. Tra questi una ventina di cosiddette «Olgettine» - mantenute con 2.500 euro al mese e nel frattempo passate sul banco dei testimoni per descrivere le serate di Arcore come feste «normali ed eleganti» - ma anche il viceministro Bruno Archi, il funzionario della questura Giorgia Iafrate, i parlamentari Valentino Valentini e Maria Rosaria Rossi, l'eurodeputata Licia Ronzulli e il giornalista Carlo Rossella. Il 19 luglio scorso, inoltre, la trasmissione degli atti alla Procura era stata decisa anche dal collegio della quinta sezione penale, presieduto da Annamaria Gatto, che aveva condannato Fede e Mora a 7 anni e Minetti a 5 anni. In questo caso i giudici hanno chiesto alla Procura di valutare «gli indizi di reità ravvisati» in riferimento a 33 persone, tra cui Berlusconi, i suoi legali Ghedini e Longo e la stessa Ruby. Il sospetto è che l'allora capo del governo, in concorso con gli avvocati, abbia addomesticato la testimonianza della giovane marocchina («fingiti pazza e ti coprirò d'oro», aveva detto lei al telefono, riportando parole che le avrebbe riferito il Cavaliere) e di altre ragazze.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it