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Pescara, 16/12/2025
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Data: 19/10/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
La Consulta impugna la finanziaria regionale

L’AQUILA La Corte Costituzionale boccia alcuni passaggi della Finanziaria regionale, dichiarandone l’illegittimità di alcuni commi. Lo fa sapere con una nota il capogruppo di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo. In particolare, si tratta di alcuni commi dell’articolo 7 della legge 2 del 10 gennaio scorso: «Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013-2015», impugnata precedentemente dal Governo. Il rilievo maggiore si riferisce allo stanziamento di 13 milioni di euro trasferiti dalla sanità ai Trasporti, operazione non consentita perché non si possono utilizzare soldi da un settore, come la sanità, soggetto al risanamento dei conti; la bocciatura riguarda anche alcuni contributi iscritti al bilancio senza la relativa copertura finanziaria, ad esempio al Crab, alla Onlus On The road di Pescara, alla Forestazione sostenibile e alle opere marittime di Pescara. «Va osservato non solo che escono confermati i nostri rilievi sulla questione della mancata approvazione dei consuntivi, ma anche la poca serietà di una Giunta - spiega Acerbo - che avendo ricevuto segnalazione dal Governo della mancanza di copertura per alcune voci tra l’altro relative a preziosi interventi sociali, non ha provveduto a porvi rimedio nel corso dell’anno. Facciamo presente che i 13 milioni stornati illegittimamente sui trasporti sono relativi alla rata annuale di un prestito di 200 milioni di euro che la Regione avrebbe dovuto prendere dal governo per il ripiano del debito sanitario. Prestito che la Regione non ha più ritenuto opportuno chiedere ma rispetto al quale i cittadini hanno dovuto pagare per gli anni 2012 e 2013 in quanto era già stata predisposta con un pre-accordo la norma per la rateizzazione. Un pasticcio che hanno pagato i cittadini col bollo auto». Acerbo conclude sottolineando che «nonostante incombesse questa sentenza nell’ultima variazione di bilancio, presentata fuori sacco, è stata mantenuta l’illegittima riprogrammazione».

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