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Data: 19/10/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
L’urlo dei sindacati «Tutto fermo per i fondi europei»

PESCARA Ora i sindacati mettono fretta: «Il piano strategico per la programmazione dei fondi europei 2014-2020 va presentato entro novembre». E il segretario della Cisl-Abruzzo, Maurizio Spina, non nasconde i timori di una campagna elettorale in avvicinamento che potrebbe risucchiare la Regione in una lunga fase di stagnazione: «Da settembre non sono stati più convocati neanche i tavoli tecnici. Siamo in ritardo e occorre superare la politica assessorile». Cgil, Cisl e Uil non si limitano tuttavia a dare la sveglia ma indicano una serie di priorità che tengano conto di ciò che è cambiato sul territorio dal 2008 ad oggi con l'ingresso della grande crisi economico-finanziaria.
Il punto di partenza è il documento Ocse sull'Abruzzo post terremoto che individua già le priorità su cui concentrarsi. Gianni Di Cesare, segretario regionale della Cgil, ne indica subito una: «Tra i nostri obiettivi non può esserci che quello del lavoro. Un punto chiave, perché è da qui che parte la crescita». Altrettanto importante è fare tesoro degli errori del passato: «La vecchia programmazione è stata completamente sbagliata. Oggi occorre una vera inversione di tendenza che tenga conto anche dei soggetti attuatori: le città? I sindaci? I Parchi? Spetta alla Regione coinvolgerli sulle azioni da intraprendere».
Un colpo d'ala invocato anche dal segretario della Uil-Abruzzo, Roberto Campo: «La politica deve darsi una sveglia. Non può delegare la programmazione solo ai tecnici con la logica del copia e incolla». Il primo obiettivo sul quale concentrarsi per i sindacati è quello della grande industria, tema ritenuto ancora centrale nella regione, con tutte le sue diverse articolazioni. Le vicende della Honda e della Micron, ricorda ancora Campo; poi c’è il risvolto dell'indotto. Poi c'è la seconda grande industria della regione che ruota attorno all'ambiente, al turismo, alla cultura. Altra questione, i progetti della Macro Regione Adriatico-Jonica e della Civitavecchia-Roma-Ploce, due direttrici che hanno al centro l'Abruzzo. Cgil-Cisl e Uil sollecitano un maggiore impegno della Giunta Chiodi per tutte le attività da mettere in atto negli accordi con le altre Regioni coinvolte. Gli altri obiettivi segnalati riguardano i poli di innovazione, al fine di assicurare un vero collegamento dei Comuni, i servizi e le tre università con le imprese; la grande partita delle infrastrutture, da inserire nel nuovo Fas e, non ultimo, il tema della governance. Proposta: un unico centro di coordinamento.

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