I dati dell’Arta positivi a settembre e ottobre, ma da mercoledì l’inquinamento è tornato a salire. Il sindaco: centraline nel degrado, Amicone le faccia pulire
PESCARA «Accettabile». Dopo un 2012 nero, con la qualità dell’aria bollata quasi sempre come «scadente», Pescara torna a respirare. Lo dicono i dati delle centraline dell’Arta, dal primo settembre fino al 15 ottobre scorso: «Le scelte coraggiose dell’amministrazione stanno sortendo i risultati con un netto miglioramento della qualità dell’aria certificato ogni giorno dalle 7 centraline dell’Arta posizionate in città», dice l’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli. Ma i dati del 16 ottobre, un ordinario mercoledì, sono già un campanello d’allarme: l’aria è tornata «scadente» in piazza Grue, viale Bovio, via Firenze e zona teatro D’Annunzio mentre è risultata «accettabile» in corso Vittorio Emanuele, viale D’Annunzio e via Sacco. Le centraline funzionano anche se, sottolinea il sindaco Luigi Albore Mascia, «abbandonate al degrado e vittime di atti vandalici e danneggiamenti». Giovedì scorso, Albore Mascia ha scritto una lettera al direttore Arta Mario Amicone per chiedere «la manutenzione degli impianti, per poi studiare un sistema di tutela e protezione, pensando anche a un’eventuale recinzione». Le centraline di corso Vittorio e via D’Annunzio, davanti alle vetrine dei negozi, sono i simbolo del degrado. In viale Bovio, la porta di un refrigeratore è stata divelta. Vandali a parte, secondo i dati dell'’Arta, dall’inizio del 2013, sono stati 26 i giorni di superamento del tetto massimo di polveri sottili in viale Bovio, 21 in via Sacco, appena 5 in via Firenze, una strada che è rimasta in vetta alla classifica dello smog per anni e anni. «Merito della pedonalizzazione su larga parte del centro cittadino, da via Firenze a via Cesare Battisti a via Mazzini, che di fatto», spiega Fiorilli, «ha ridotto il volume di auto anche nelle altre vie di fatto carrabili; merito delle giornate di sensibilizzazione all’uso di una mobilità sostenibile portate avanti con costanza; merito, sicuramente, anche della sospensione delle attività da parte del cementificio che comunque, sul fronte delle polveri, contribuiva a un aumento delle particelle sottili sospese nell’aria. Su quest’ultimo fronte, ecco perché abbiamo espresso parere negativo al rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale alla Sacci spa: è una battaglia per la salute e non contro i dipendenti». Poi, capitolo viale Bovio, Fiorilli rilancia la filovia sulla Strada parco anche se ammette: «La situazione è migliorata rispetto al passato grazie all’apertura dell’asse alternativo via dell’Emigrante - via Caravaggio - via Ferrari. Ma la filovia», dice, «è l’unico mezzo di trasporto pubblico di massa veloce che, transitando su un percorso riservato, consentirà di sostituire realmente l’auto privata, garantendo tempi celeri e certi. E quella filovia ci permetterà di allentare la morsa del traffico e dei gas di scarico in viale Bovio, asse viario che ancora soffre». Di corso Vittorio, con l’ipotesi pedonalizzazione pendente, Fiorilli dice: «I dati sono uno sprone a continuare con i lavori di valorizzazione».