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Data: 19/10/2013
Testata giornalistica: Il Centro
I conti della Cgia: Tasi più pesante dell’Imu

Fa discutere anche la norma che abbassa il periodo di deducibilità fiscale delle perdite degli istituti di credito: per le banche in arrivo un incremento dei profitti netti del 50%

MILANO Più prende forma la legge di stabilità - ma il testo definitivo non è ancora pronto - più crescono le preoccupazioni per l'impatto del nuovo sistema fiscale sulla casa al punto che in serata è intervenuto lo stesso presidente del Consiglio: «La service tax sarà meno di Imu e Tares messe insieme», ha detto Letta preceduto dal viceministro Baretta che ha sottolineato che «non si supererà quanto è stato pagato prima, anzi, nella legge di stabilità ci mettiamo sopra un miliardo proprio per evitare aumenti». I conti della casa. Ma la Cgia sostiene che la Tasi (la nuova tassa sugli immobili) colpirà le case più modeste. Le abitazioni di minor pregio sono le più diffuse: le categorie catastali A3 (tipo economico) e A4 (tipo popolare) costituiscono il 53% del totale del patrimonio abitativo nazionale che conta circa 33 milioni di immobili. Da un punto di vista metodologico, la Cgia sottolinea che per il calcolo dell'Imu è stata utilizzata l'aliquota del 4,44 per mille che corrisponde a quella media nazionale applicata nel 2012. Inoltre, ai fini del calcolo dell'Imu, sono state considerate varie ipotesi a seconda della presenza di figli conviventi, in quanto la vecchia normativa sulle prime case riconosceva un'ulteriore detrazione (oltre a quella base di 200 euro) di 50 euro per ogni figlio residente. Per il calcolo della Tasi, invece, sono state fatte quattro ipotesi (aliquota all'1, all'1,5, al 2 e al 2,5 per mille), alla luce del fatto che le amministrazioni comunali avrebbero la facoltà di poter elevare l'aliquota sulla rendita catastale sino ad un valore massimo del 2,5 per mille. La prima simulazione fatta dalla Cgia riguarda le abitazioni di tipo popolare. In questo caso la Tasi dovrebbe essere più onerosa della vecchia Imu, perchè la detrazione base di 200 euro era sempre superiore all'importo dell'Imu dovuto. Il maggior costo stimato oscilla tra 37 euro e 94 euro. Anche la seconda simulazione, fatta sulle case di tipo economico (A3), evidenzia un costo della Tasi quasi sempre superiore rispetto all'Imu 2012. Solo nei casi in cui il comune applicasse un'aliquota nella nuova tassa inferiore all'1,5 per mille su proprietari senza figli la nuova imposta sarà vantaggiosa. Da 14 euro a meno di 2. Continuano le proiezioni sull'impatto reale dello sgravio effettivo per i lavoratori dipendenti: se mediamente per un reddito sino a 11mila euro il recupero netto in busta paga dovrebbe essere di 14 euro per chi ha un reddito di 30mila euro il beneficio sarà di meno di 2 euro al mese. Letta ha liquidato le proiezioni sostenendo che «quella sui 14 euro è una polemica assolutamente inventata» perché questa cifra non è scritta da nessuna parte nella manovra. Per molti lavoratori in realtà il saldo rischia di essere negativo se si tratta di contribuenti (e sono oltre 4,5 milioni) che utilizzano le detrazioni fiscali e dovranno fare i conti con l'abbassamento dal 19 al 18% dell'aliquota (peraltro retroattivamente) per un recupero in termini di maggiori introiti fiscali pari a mezzo miliardo di euro. Sgravi per le banche. Grazie alle norme che abbassano da diciotto a cinque anni il periodo sul quale spalmare la deducibilità fiscale delle perdite sui crediti bancari inesigibili si dovrebbe registrare un incremento dei profitti netti del 50%. Salvaguardia in accise. In caso di non rispetto degli obiettivi la bozza del provvedimento prevede che scatti un aumento automatico delle accise sui carburanti almeno pari a 1 miliardo di euro.

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