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Pescara, 16/05/2025
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Data: 27/10/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Ecco gli autobus a metano ma scatta la contestazione. La Gtm presenta 12 nuovi mezzi ecologici e il Comitato contro la filovia protesta Russo: con Filò rispettiamo l’ambiente. De Cecco: la Strada parco non è adatta

PESCARA Dodici nuovi Ecobus che andranno solo a metano, dalle dimensioni di 18 e 12 metri, un Happy bus day in piazza Salotto, con tanti bimbi vista la presenza di Peppa Pig per allietare l’apertura dell’Eco-Village della Gtm, la Gestione dei trasporti metropolitani, e il viaggio nel Ludobus Tour. In più, l’inattesa contestazione del «Comitato oltre il gazebo. No filovia». Insomma, per dirla con le parole di uno dei membri del gruppo, Ivano Angiolelli, «i no Tav della strada parco». È accaduto tutto ieri mattina, in occasione della presentazione, da parte del presidente della Gtm, Michele Russo, e l’assessore comunale ai trasporti, Berardino Fiorilli, dei nuovi mezzi ecologici dell’azienda. Nessuno striscione o cartelli, da parte dei «no Tav» locali, i quali però hanno riproposto il tema del filobus elettrico che dovrà passare sulla Strada parco, al termine dell’intervento di Russo, che aveva snocciolato fino allora dati quali la vetustà del parco macchine, scesa, nel 2013, a una media di 6,8 anni, dopo i 12 del 2009, l’alimentazione, oggi a metano per il 45% degli autobus, quando la media in Italia è ferma 10,85%, e il numero totale delle circolari, adesso di 138. Una sterzata alla mattinata, la protesta, appena dopo aver enunciato, Russo, che nella direttrice nord-sud «tutti i giorni, a Pescara, entrano più di 100.000 autovetture» e che la «Gtm, nel 2012, ha trasportato nella stessa direzione 3 milioni di passeggeri» e che, dunque, «Filò costituirà una rete alternativa al traffico automobilistico». «Il mezzo è troppo largo», è intervenuto Angiolelli, accompagnato anche dalla presidente del comitato, Antonella De Cecco, e da altri, «poiché raggiunge i tre metri, mentre la carreggiata è di sei». «In più», ha continuato, «il fondo stradale della strada parco non è idoneo a reggere 27 tonnellate di peso. Per renderlo tale, si dovrebbe fare», ha precisato l’attivista, ex dirigente della Banca d’Italia, «come si è proceduto in via Cesare Battisti: smantellare la strada, mettere un panno di dreno felt, un non tessuto in fibra, fino al calcestruzzo». Per altri, il problema sarebbe che «Filò» non sarebbe un mezzo ibrido e che pertanto, «fuori dalla Strada parco, inquinerebbe con un litro di gasolio a chilometro». Per Russo,invece, «con Filò vi è rispetto ambientale, visto che l’80% del tragitto è a trazione elettrica». Il tutto, mentre i piazza i bimbi attorniavano il maialino rosa.

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