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Data: 27/10/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
«Filò pronta in un anno». Parola di Russo. L’unica incognita i ricorsi al Tar presentati dai cittadini che si oppongono all’opera

Costretto a parlare di filovia e non dei nuovi ecobus della Gtm, il presidente Michele Russo ammette che l'unica certezza è la data del 21 novembre, quando il Tar esaminerà i ricorsi dei cittadini e del Wwf. Nebbia fitta su tutto il resto, dai tempi dei lavori per ultimare il cantiere ai risultati dei carotaggi sulla tenuta della strada-parco, l'elettrificazione e i collaudi compresa. E ancora, Russo non ha spiegato se esiste uno studio sui costi di esercizio della filovia e chi li pagherà; su corso Vittorio Emanuele, ha confermato che non esiste il progetto relativo al tracciato del secondo lotto, quello appunto che prevede il passaggio sulla strada più grande della città, e non ha chiarito nemmeno se, lasciando la strada-parco e imboccando corso Vittorio, Filò viaggerà elettricamente o a gasolio. Prima che in piazza Salotto si scatenasse il battibecco con i cittadini che hanno presentato il ricorso, Russo si ha presentato i nuovi ecobus per il centro città (lunghi 10 metri) e ha parlato della gestione della Gtm sotto la sua guida: «Dal 2009 abbiamo abbassato drasticamente l'età-media del parco-macchine. Non solo, ma abbiamo puntando decisamente sul metano, tant'è che quattro anni fa tutti i 138 mezzi andavano a gasolio, mentre oggi il 45% viaggia a metano e nel 2014 saliremo al 70%, quindi più di cento saranno ecologici e risparmiosi». Ecobus, dunque, sta per bus che rispettano l'ambiente e il bilancio. Qui finisce il dolce e comincia l'amaro per il presidente Gtm, col fuoco di fila di domande sul futuro della filovia. «Finiremo le opere civili in quattro-cinque mesi poi passeremo all'omologazione dei mezzi - conferma Russo - ma tutto dipende dai ricorsi perché dopo il Tar ci aspettiamo anche quello alla Corte europea... Fin qui abbiamo effettuato il 70% dei lavori, ora dobbiamo affrontare il problema delle barriere architettoniche e quindi passare alla tesatura dei fili elettrici, ma prima dovremo potare gli alberi. Se tutto fila liscio, entro un anno vedremo transitare Filò». In realtà, i lavori sono fermi proprio in attesa del verdetto del Tar che potrebbe rigettare i ricorsi come invece accoglierli. Quanto ai carotaggi, altra spina nel fianco della filovia, Russo assicura che «i risultati forniti dalla ditta Sts Mobile di Ancona sono positivi, nel senso che dallo studio emerge la solidità del sottofondo stradale. Gli unici problemi sono le cosiddette ormaie che lasciano avvallamenti sul tracciato, poche a Pescara e molte a Montesilvano dove il manto fu rifatto un anno e mezzo fa». Niente da fare, invece, sulla divulgazione dello studio commissionato dalla Balfour Beatty, oggetto di una richiesta del consigliere Pd Antonio Blasioli: «Non siamo tenuti a diffondere i dati - taglia corto il numero uno della Gtm - mica possiamo rispondere a tutte le iniziative di cittadini e consiglieri comunali». La garanzia verbale non basta a Blasioli che ricorda: «Si tratta di un'opera pubblica, quindi è doveroso sapere tutto ciò che la riguarda». Blasioli, più che con Russo, ce l'ha col Comune: «Sarebbe gravissimo se l'Amministrazione non disponesse di quei risultati visto che parliamo di un'opera da 31 milioni di euro che interessa maggiormente proprio una strada di proprietà del Comune di Pescara. Se mi negano le carte sono pronto a denunciare tutti alla Magistratura, c'è già una diffida a tredici persone...».

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