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Data: 28/10/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Con la crisi mezzi pubblici sempre più indispensabili»

La nuova amministrazione di Roma era stata salutata con fiducia «ma per ora non ha dimostrato ancora la discontinuità sperata, anche se qualcosa si sta muovendo», ripetono i sindacati. «Qualche segnale positivo c’è - spiega Gianluca Donati della Cisl - a partire dallo scioglimento di “Atac patrimonio”: 10 milioni di euro di costi che non ci saranno più in bilancio». E aggiunge: «Qualcuno deve spiegarci perché la Lombardia dal fondo trasporto pubblico locale prende 1 miliardo e 700 milioni dallo Stato e il Lazio 1 miliardo e 400. E ancora perché la Regione nel 2011 dava 305 milioni di euro, nel 2012 195 milioni e oggi zero. Non sarebbe il caso di recuperarli?». Per il segretario generale della Filt Cgil, Alessandro Capitani, bisogna «improntare una sana politica industriale e ridisegnare l’intero piano di trasporto regionale alla luce degli importanti sconvolgimenti economici del territorio. Solo così è possibile reimpostare una strategia che, utilizzando le risorse disponibili, può dare una risposta alle esigenze dei cittadini». Ma sul taglio delle corse non è d’accordo: «Con la crisi che stiamo vivendo - continua - sono davvero tante le persone che lasciano a casa l’auto per utilizzare bus o metro. La domanda è aumentata del 25-30 per cento, è evidente che invece di diminuire il servizio bisogna aumentarlo. Con il momento storico purtroppo che stiamo vivendo è un’occasione da prendere al volo». E sull’aumento delle soppressioni delle corse che incide sul servizio, aggiunge: «Si è passati dal 4,4 per cento di soppressioni del 2009 al 7 per cento del 2012, con punte dell’8,2 della linea B e del 10,6 per cento della Roma Viterbo, e non dipende affatto dai nostri lavoratori, ma da fattori riconducibili alla scarsità di risorse disponibili oltre che alla malagestione».

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