CASTEL DI SANGRO Il circolo del Pd di Castel di Sangro torna sul tema dell’unificazione delle stazioni ferroviarie, argomento particolarmente dibattuto in queste settimane. Dopo aver paventato l’impossibilità di percorrenza del nuovo tracciato per problemi di pendenza e raggio di curvatura, il Pd chiede di sapere come il progetto possa aver ottenuto il rilascio della valutazione di impatto ambientale. «La valutazione idrogeologica» sottolinea Ermilia Scioli in una nota «è stata impropriamente mutuata dal progetto originario, trascurando il monitoraggio dei flussi idrici di quella zona e le opere di drenaggio indispensabili per la galleria. Come sia stata rilasciata la Via (siamo sicuri che c’è?) è un oscuro mistero. L'amministrazione ha cambiato il progetto nelle sue stanze, mai ha ritenuto di dover illustrare l'opera ai cittadini, nè di rispondere alle nostre documentate proteste. Quando ci si intestardisce a gestire un Comune come Castel di Sangro come se fosse una proprietà privata, un circolo per pochi intimi, con assoluta opacità nelle decisioni e nessuna condivisione con i cittadini, altro che risultati brillanti. C'è un'opacità di fondo che potrebbe essere diradata solo con il confronto e con la discussione civile».