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Pescara, 16/05/2025
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Data: 29/10/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Regione, i dipendenti rischiano il taglio del premio annuale. Non ci sono i soldi per il salario accessorio di 1.500 euro I sindacati: vanno utilizzati i risparmi degli enti liquidati

PESCARA C’è crisi e si stringe la cinghia. E ora anche i dipendenti della Giunta regionale rischiano di non prendere il salario accessorio (da 1.200 a 1.500 euro lordi l’anno, mentre, dicono «non vengono toccati i dirigenti») e sono pronti a scioperare, con il rischio di una paralisi amministrativa in Regione. Andati a vuoto i tentativi di mediazione con l'esecutivo regionale che «ha disertato ben tre incontri in Prefettura», i sindacati chiedono risposte e provvedimenti immediati. A fare il punto della situazione, nella sede pescarese della Regione, durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte decine di lavoratori, sono stati i segretari regionali di Cgil-Fp, Cisl-Fp e Uil-Fpl, Carmine Ranieri, Vincenzo Traniello e Antonio Di Giammartino, oltre alle Rsu della Regione. La mobilitazione, promossa anche da Ugl e Csa, a memoria dei sindacalisti non ha precedenti negli ultimi dieci anni, considerando che la Giunta conta circa 1.500 dipendenti. Per i prossimi giorni sono state organizzate assemblee dei lavoratori e si valuteranno azioni di protesta, prevedendo, tra l'altro, il coinvolgimento del Consiglio regionale. I sindacati chiedono alla Regione, tra le altre cose, di «utilizzare parte dei risparmi derivanti dalla soppressione degli enti strumentali (Arssa, Aptr e Abruzzo Lavoro), se è vero che ci sono stati risparmi, per non far perdere ai dipendenti il salario accessorio». «A due anni dalla soppressione degli enti strumentali», afferma Ranieri, «non c'è stata alcuna riorganizzazione e dei risparmi non si vede traccia. Si tratterebbe di un dato oggettivo e se è vero che ci sono stati vogliamo vedere le certificazioni. Se, invece, come temiamo, non ci sono stati, a pagare saranno i cittadini e i lavoratori delle categorie più basse che subiranno una riduzione del salario accessorio quantificata in 1.500 euro lordi pro capite». «Da parte nostra», gli fa eco Traniello, «non c'è la richiesta di aumentare il salario accessorio, con un incremento della spesa, ma stiamo parlando solo di difesa dei livelli salariali, perché assistiamo ad un vero e proprio scippo ai danni dei dipendenti della Regione». «Chiodi è il nostro datore di lavoro», sottolinea Rosanna Mattoscio della Rsu Cgil, «ma da quando si è insediata la Giunta non siamo mai riusciti ad avere un confronto con lui e ad incontrarlo, anche solo per un saluto». «Siamo pronti ad un incontro, non ci tiriamo indietro, ma, al contrario», concludono i sindacalisti, «auspichiamo il confronto, sperando di arrivare a soluzioni concrete».

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