«Sono venuto a vedere l’arredamento». Online la piattaforma per le proposte.«Sull’impeachment decido io». Letta: «Inaccettabile»
Un blitz a sorpresa. E Grillo torna in Senato. Giacca e cravatta nera, quella delle occasioni migliori. Scherza con i giornalisti e arriva accompagnato dal responsabile per la comunicazione Claudio Messora.«Sono venuto a vedere l’arredamento», è la battuta che apre lo show. Si definisce autoironicamente comico populista, non si risparmia e si concede perfino agli odiati pennivendoli al suo arrivo a Palazzo Madama. Niente streaming e niente Casaleggio (ricoverato per un intervento di appendicite) per questa visita a Roma. E niente gite in autobus, come l’altra volta, dopo che i senatori gli hanno fatto capire chiaramente di pretendere rispetto. Il tutto dopo che la tensione si era alzata nel M5S. Sul tavolo tre nodi che Grillo scioglie parzialmente: il reato di clandestinità, sul quale il leader conferma sostanzialmente la sua posizione («è necessario un referendum per abolirlo»), il rapporto con Napolitano («un anziano signore con cui abbiamo dei problemi», «un furbo, da 60 anni in politica») e l’introduzione di una piattaforma di democrazia digitale più volta chiesta dai parlamentari.
Grillo-show dopo l'incontro a sorpresa con i senatori 5Stelle
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IL COLLE - Dopo aver incontrato i senatori in maniera informale, Grillo ha tenuto una conferenza stampa per presentare l’applicazione di democrazia digitale con la quale sarà possibile agli iscritti presentare leggi online. Il leader del M5S è tornato ad attaccare Napolitano e ne ha chiesto l’impeachment. «Il signor Napolitano non svolge più le funzioni di un presidente della Repubblica. Si chiude in una stanza per parlare di legge elettorale con 4-5 persone, ma scherziamo?». In precedenza Grillo era tornato anche sul rifiuto opposto dal M5S al Qurinale che aveva invitato tutti i gruppi parlamentari a discutere di legge elettorale. «Non essere andati al Quirinale per discutere di legge elettorale «non è uno sgarbo. Non voglio che lo si veda così». «Con i giochi già fatti» bisognava «andare li a far cosa?» dice Grillo. «Il rapporto che c’è con questo signore anziano - afferma ancora Grillo a proposito del Capo dello Stato - è un rapporto che si è complicato. Almeno per me è complicato, perché non rappresenta più la totalità degli italiani ma è un presidente di settore. Quindi con i giochi già fatti era inutile andare» al Quirinale.
NAPOLITANO FURBO E SCALTRO - Ma non solo. Il leader M5S mette il carico da Novanta sugli attacchi al Colle, dopo il rifiuto dell’incontro al Colle. «Ci ho parlato due volte con questo signore qua: ha quasi 90 anni ed e’ da 60 anni in politica, è una persona furba e molto scaltra. A quell’età o sei saggio o sei furbo, lui è molto furbo». Parole che evidentemente non sono piaciute al premier che, a conferenza stampa quasi conclusa, ha scritto su Twitter: «Attacco Grillo a Napolitano va respinto con fermezza. Impeachment è assurdo. Grillo vuole solo instabilità. Non di questo ha bisogno l’Italia».
CI HANNO MESSO IN UN ANGOLO - Insomma, il M5S non guarda al governo. E il leader del M5S lo dice molto chiaramente. «Non vogliamo andare al Governo, vogliamo rifare lo Stato italiano». Con una postilla. «Se perderemo, non ho voglia di continuare». Grillo ha anche aggiunto: «Non siamo riusciti a fare niente, è vero, ci hanno messo in un angolo. Facciamo centinaia di emendamenti, e non arrivano nemmeno in commissione, che puoi fare? Andare sul tetto, gliel’ho detto io di farlo, e sono orgogliosissimo», riferendosi alla protesta dei deputati del M5S saliti sul tetto di Montecitorio per protestare contro la riforma costituzionale. Dal leader del M5S non sono mancati anche ulteriori attacchi al Pd e al Pdl: «Nel 2015 qualsiasi governo vada su è già morto perché dovremo fare una revisione di spesa da 50 miliardi. Uno di noi dovrà andare davanti alla Bce, alla Merkel e al Fmi e dire non ci stiamo più. Rimettiamo in discussione tutti gli accordi che abbiamo firmato».
M5S: Beppe Grillo a sorpresa in Senato attacca Napolitano
ELEZIONI SUBITO - Beppe Grillo ha invocato le elezioni al più presto. «Assolutamente sì - è la risposta ai giornalisti che gli chiedono se sia meglio andare a votare - in qualsiasi modo».
INCONTRO RINVIATO - Nei giorni scorsi era saltato l’incontro di Grillo e Casaleggio con i parlamentari, dopo una votazione interna. Motivo del contendere era la posizione assunta dai due sulla votazione del M5S all’emendamento sul reato di immigrazione clandestina. I due avevano proposto un incontro riservato fuori Roma. Ma i senatori avevano deciso di optare per un incontro pubblico nelle aule parlamentari. La visita dunque arriva nel giorno dei risultati elettorali in Trentino che vede il M5S in calo rispetto alle precedenti elezioni. Grillo però ha salutato il risultato elettorale come un successo: «È stato il più grande successo da quando esistiamo. Un successo stratosferico», ha commentato.
QUESTIONE DI PROCEDURE - Grillo è tornato anche sulla questione immigrazione: «Noi abbiamo opinioni diverse ma li si è trattato di un discorso di procedure. Io non ne sapevo niente, lui non ne sapeva niente (Messora, ndr), Casaleggio non ne sapeva niente e neanche i capigruppo. Non si decide in 4 o 5 deve essere oggetto di un referendum». Così Beppe Grillo risponde a chi ritorna sul reato di clandestinità cancellato da un emendamento dei senatori 5 Stelle, poi bocciato dallo stesso Grillo. «Ognuno - spiega - può avere idee a favore o contro. Destra o sinistra su questo tema si giocano l’identità» pur «essendo convissuti come gemelli siamesi». «Creano tifoserie - chiosa concludendo - e così vai fuori gioco». Poi, in conferenza stampa, ha aggiunto: «La mia opinione personale è di far rimanere il reato di clandestinità, ma siamo a favore di un accoglimento giusto e umano, rispettando i diritti. Solo che quando si fanno battaglie sui diritti di certe categorie di persone si finisce per calpestarne altri». Il tutto, insomma, confermando quanto detto nei mesi scorsi.
La schermata del nuovo sistema operativo del M5SLa schermata del nuovo sistema operativo del M5SIL SISTEMA OPERATIVO - La piattaforma del M5S permetterà agli iscritti certificati entro il 30 giugno 2013 di discutere on line le proposte di legge di iniziativa parlamentare.. La prima che verrà discussa e utilizzata come test è quella relativa alle “disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all’editoria”.