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Pescara, 16/05/2025
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Data: 30/10/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Regione, pronto il premio per i dirigenti. Mentre gli impiegati rischiano di non prendere nulla, gli 85 responsabili dei settori percepiranno fino a 15mila euro

PESCARA Il paradosso è che, nello stesso ente pubblico, da un lato bisogna stringere la cinghia, dall’altro no. Prima la notizia che i dipendenti rischiano il taglio del premio annuale, il salario accessorio di 1500 euro circa. Ora quella che, al contrario, i dirigenti il premio lo prenderanno eccome, e ben più alto perché i fondi ci sono. I dipendenti rischiano di non percepire il salario accessorio perché sono troppi, e il budget non lo consente. Secondo i conti del sindacalista Vincenzo Traniello, infatti, ci sono circa 300 impiegati in più in Regione: quelli provenienti dalla soppressione degli enti strumentali Arssa, Aptr e Abruzzo Lavoro. I dirigenti, invece sono meno del previsto. Sempre secondo i dati della Cisl funzione pubblica, i posti in pianta organica sono 103, dei quali effettivamente coperti ne sono 85. «Il compenso di un dirigente», spiega Traniello, «su base annua è così ripartito: 43.625 euro di retribuzione tabellare, 41mila 262 euro di retribuzione di posizione alla quale si aggiunge una voce di altre 5mila euro circa, ed infine un’indennità di risultato che ammonta a circa 11mila euro per i dirigenti di servizio, e 15mila per i direttori, che in Abruzzo sono 9». Quest’ultima voce, moltiplicata per il numero dei dirigenti, ammonta a poco meno di un milione di euro. Qui scatta il paradosso: «Possibile che da un lato si taglia e dall’altro, invece, i soldi ci sono?», si chiede il sindacalista, «noi non vogliamo che venga scippata una parte del salario di produttività dei lavoratori». Il punto è che i fondi per il premio dei dirigenti sarebbero disponibili poiché i posti coperti (85) sono meno di quelli previsti (103). Per i dipendenti, al contrario, la situazione è più difficile: i lavoratori che rischiano di non percepire il salario accessorio sono pronti a scioperare con il rischio di una paralisi amministrativa in Regione. Per i prossimi giorni sono state organizzate assemblee dei lavoratori e si valuteranno azioni di protesta. «Da parte nostra», ha detto Traniello, «non c’è la richiesta di aumentare il salario accessorio attraverso un incremento della spesa, ma stiamo parlando solo di difesa dei livelli salariali, perché assistiamo ad un vero e proprio scippo ai danni dei dipendenti della Regione». D’altro canto c’è chi, come il presidente di Confidustria Chieti Paolo Primavera, osserva che mentre si discute su compensi “in più” vi sono in Abruzzo aziende che chiudono, che licenziano, lavoratori in mobilità o che vanno a casa. A questa osservazione il sindacalista ha già pronta una risposta: «Non facciamo analisi di retroguardia, guardiamo avanti e cerchiamo di capire che le risorse che ci sono nella pubblica amministrazione vanno valorizzate per rispondere al meglio al mondo dell’economia e alla crisi delle imprese».

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