Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/05/2025
Visitatore n. 743.958



Data: 30/10/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Decadenza, caos sul voto palese. Il Pdl: la Severino non è retroattiva

ROMA Altro giro, altra giunta. E altro scontro. Tra chi vorrebbe votare in Aula la decadenza di Berlusconi in modo palese e chi col voto segreto. Scontro che ne sottintende un altro più sommerso ma più insidioso per gli equilibri stessi del governo: la richiesta del Pdl ai suoi alleati di non accanirsi nel forzare i tempi per accelerare l’uscita dal Parlamento del suo leader. E il «no» dell’ala più dura dei democrat.
Questa volta la scintilla è scoppiata nella giunta per il Regolamento di palazzo Madama. Non s’è trovato un accordo: rissa, caos, scene già viste a Sant’Ivo alla Sapienza nelle sedute della giunta per le Elezioni. Ieri bisognava prendere una posizione sulla richiesta dei 5 Stelle: interpretare l’articolo 113 del regolamento come un’indicazione per il voto palese. La strada più semplice per evitare franchi tiratori e mandare a casa prima possibile il Cavaliere, secondo lo schema grillino. Schema condiviso anche da Renzi, ma per i motivi opposti e cioè «che qualcuno tra i 5stelle voti contrariamente a quello che dice». Intanto la richiesta 5Stelle di fissare il voto sulla decadenza il prossimo 5 novembre è stata respinta. E fino al 22 novembre non se ne parla: c’e la legge di stabilità.
LO SCONTRO

Il voto segreto? «Una vergogna», ha fatto una delle sue smorfie Beppe Grillo entrando a Montecitorio per incontrare i suoi deputati. Poco dopo Francesco Nitto Palma (Pdl) buttava sul tavolo il suo asso nella manica: «La Corte d’appello di Milano ha appena detto che l’incandidabilità è una sanzione amministrativa con la conseguenza della irretroattività: dà ragione a noi e non c’è ragione di andare avanti». Ipotesi subito contestata da Felice Casson (Pd), vicepresidente della commissione Giustizia: «Non si tratta di una sanzione penale né di una sanzione amministrativa ma di una norma che concerne un requisito di eleggibilità legato alla dignità morale e all’onore menzionati nella nostra Costituzione».
LE PRESSIONI

Dei 13 membri della giunta (presieduta da Grasso) 6 la pensano in un modo e altri 6 in un altro. Solo uno non si è ancora espresso: la montiana Linda Lanzillotta. «Aspetterò le relazioni, vedremo i precedenti», aveva detto. Ma qualcosa (o qualcuno) deve nel frattempo averle fatto cambiare idea. A orientare la senatrice verso le posizioni di Pd, Sel e 5 Stelle sarebbe stato il vertice dei parlamentari montiani lunedì sera. Il voto palese sulla decadenza - è il ragionamento che i seguaci del Professore avrebbero fatto - cancellerebbe uno degli impegni presi dal ministro Mario Mauro con Berlusconi e Alfano nel chiacchierato «pranzo dei complotti» al Circolo ufficiali: la decisione di sostenere la scelta per il voto segreto. Da quel giorno iniziò la diaspora di Scelta civica. E ora la vendetta.
ZELLER APPIEDATO

Il parere dei montiani farebbe quindi pendere la bilancia dalla parte del voto palese. Sempre che il senatore autonomista Karl Zeller non ci ripensi. Tra i membri in quota al centrosinistra è l’unico controcorrente («No a regole contra personam», rimane fermo). E per lui c’è stato anche un contrattempo: ieri mattina è rimasto bloccato a Trento per uno sciopero degli aerei. «Temo che non farò in tempo a essere a Roma», aveva fatto sapere preoccupato che qualcuno potesse pensare a una scusa. Poi in un modo o nell’altro Zeller è riuscito a raggiungere la Capitale. Il capogruppo democratico Luigi Zanda proverà fino all’ultimo a fargli cambiare idea. Non ha molto tempo, però. La giunta, dopo aver ripreso i lavori in serata, è riconvocata oggi alle 9. Ieri pomeriggio la seduta è durata poco più di due ore. Si è aperta e si è chiusa con la relazione-fiume della senatrice Bernini. Ma quale sarà la decisione finale, nulla impedirà ad un qualsiasi senatore di stravolgere le indicazioni della giunta con un semplice ordine del giorno. Altro tempo che passa, altre divisioni, altri scontri.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it