La nuova tassa sulla casa costerà meno dell'Imu, torneranno le esenzioni per le famiglie e se sarà possibile saranno ampliate le riduzioni fiscali per le famiglie numerose. Il governo va avanti sulla legge di stabilità e anticipa, addirittura, l'impatto positivo sull'andamento dell'economia italiana respingendo le critiche che arrivano anche da organi istituzionali come la Corte dei Conti e Bankitalia. La stima è che il Pil 2014 crescerà dell'1,1% anche grazie alla legge di stabilità. «È evidente che non ci sono soluzioni semplici per reperire ulteriori risorse per concedere sgravi fiscali più ampi», ha esordito il ministro dell'Economia, «poiché nessuno ipotizza di finanziare gli interventi per la riduzione del cuneo fiscale aumentando il disavanzo - ha aggiunto Saccomanni - e chi è favorevole a misure più incisive dovrebbe indicare quali spese ridurre o su quali maggiori entrate fare affidamento». Saccomanni ha ricordato che la legge di stabilità «non tiene conto di entrate straordinarie che il governo programma di realizzare, come quelle connesse con la rivalutazione dell'attivo della Banca d'Italia (che valgono tra i 5 e i 7 miliardi) e il rientro dei capitali all'estero, nonché dei proventi dell'attività di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale». Tutte «le risorse che si renderanno via via disponibili saranno destinate a riduzione della pressione e del cuneo fiscale» con esplicite e chiare aperture «alle detrazioni sulla casa». Saccomanni ha anche detto che il governo «è disponibile a discutere con il Parlamento l'allocazione delle risorse del cuneo per esempio per favorire le famiglie più numerose». Pagamenti Pa. Eventuali ulteriori risorse che dovessero essere reperite da entrate di carattere straordinario per il governo dovrebbero «essere utilizzate per rafforzare il pagamento dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche». I dati aggiornati sui pagamenti della Pa forniti dal ministro fotografano «in 22 miliardi» le risorse erogate agli enti debitori. E di questi, 17,8 miliardi sono arrivati ai soggetti creditori, cioé alle imprese. Casa. Sul fronte casa Saccomanni ha ammesso che sulla Tasi «non é escluso si debba tornare alle detrazioni» anche se il gettito della Tasi ad aliquota standard (1 per mille) pari a 3,7 miliardi, ha insistito il ministro, sarà inferiore al gettito di 4,7 miliardi oggi garantito ad aliquota standard dall'Imu sull'abitazione principale e dalla Tares sui servizi indivisibili. Ma i comuni come noto possono portare «per l'anno 2014 l'aliquota massima della Tasi relativa all'abitazione principale fino al 2,5 per mille». Dalla Corte dei Conti è arrivata una interpretazione opposta a quella del ministro: la Tasi, «che moltiplica il suo peso rispetto a quello incorporato nella vecchia Tares e che lascia ai comuni la facoltà di rideterminare l'aliquota, crea il presupposto di aumenti di prelievo da parte degli enti locali con aliquota Imu inferiore al massimo previsto dalla legge». Analoghe valutazioni da Bankitalia: l'assenza di detrazioni «nella struttura di base» della Tasi con la possibilità per i Comuni «di applicare riduzioni che tengano conto della capacità contributiva familiare potrebbe creare significative differenze di trattamento sul territorio nazionale». Cuneo fiscale. I dubbi più rilevanti sono arrivati sempre dai tecnici di Bankitalia: il risparmio medio di 100 euro che arriva dal taglio del cuneo fiscale basta a riassorbire il fiscal drag. «La misura dell'intervento è tale da compensare quasi del tutto l'aggravio automatico di imposta, valutabile in circa 2 miliardi, derivante dall'operare del drenaggio fiscale nel 2013. I tecnici di Palazzo Koch hanno anche lanciato un monito: per rispettare il vincolo del deficit al 3% quest'anno sarà necessario un controllo stringente sulle spese negli ultimi mesi dell'anno. Legge Pa. Il decreto sulla Pubblica amministrazione, convertito ieri sera in via definitiva in legge, taglia la spesa per auto blu e consulenze, sancisce l'assunzione solo per concorso stabilizzando i precari in lista di attesa e il taglio delle buon uscite d'oro e degli stipendi Rai. Via anche a mille nuovi vigili del fuoco e al Sistri per i rifiuti.