Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/12/2025
Visitatore n. 750.237



Data: 31/10/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Air France e Alitalia più lontane. I francesi non vogliono partecipare all’aumento di capitale. Divergenze su piano industriale e debiti

PARIGI Air France riunisce il Cda sui conti del terzo trimestre, mentre si allontana la possibilità che partecipi all'aumento di capitale di Alitalia. Secondo indiscrezioni di stampa, infatti, le chance sono ormai quasi azzerate, anche se c’è chi scommette che il gruppo potrebbe restare alla finestra attendendo che si materializzi la crisi di liquidità della compagnia italiana, che oggi riunisce il proprio consiglio per fare il punto all'avvicinarsi della scadenza della ricapitalizzazione. Ma prende corpo anche un’altra ipotesi più accreditata, cioè che Parigi stia prendendo tempo per poi entrare in campo in extremis: cioè tra il 16 novembre e il 31 dicembre, quando sarà possibile sottoscrivere l'inoptato. A svelare le intenzioni dei francesi è oggi La Tribune, che cita «fonti concordanti», secondo cui le possibilità che Air France-Klm partecipi all'aumento di capitale da 300 milioni di Alitalia sono «quasi nulle». «I progetti di Air France-Klm sono di nuovo in contrasto con gli interessi del governo e degli ambienti economici italiani», spiega il quotidiano francese, secondo cui tuttavia il gruppo si terrebbe «pronto al “colpo di coda”», ovvero a intervenire se Alitalia sarà di nuovo a corto di liquidità «a febbraio o marzo» 2014. A generare attrito tra Roma e Parigi, il cui Cda ieri ha esaminato un'informativa sugli sviluppi Alitalia, ci sono divergenze sia sul piano industriale (mantenimento dello “status quo” anziché puntare sul lungo raggio), sia sulla rimodulazione del debito (per i francesi ci sono poche chance che le banche accettino di rinunciare a gran parte dei loro crediti non ipotecari, considerato che le stesse devono garantire linee di credito per 200 milioni). Al momento hanno sottoscritto l'operazione Intesa (26 milioni), Atlantia (26), Immsi (13) e Mancuso (6): 71 milioni che, aggiunti ai 100 milioni garantiti dalle banche e ai 75 di Poste superano i 240 milioni, tetto minimo per la riuscita dell'operazione.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it