«Chiodi se ci sei batti un colpo». Questa in sintesi l’esortazione di Claudio Ruffini che chiede al governatore di ottenere almeno un risultato riconoscibile ed ascrivibile in campo viario: «Altrimenti a cosa sarà servito avere un presidente della Regione teramano». Il consigliere regionale Pd si concentra sul IV lotto della Teramo-mare ormai apparentemente fuori dall’elenco che ha stilato il presidente dell’Anas Pietro Ciucci: «Nel miliardo e mezzo di investimenti, 40 milioni di euro dovevano interessare la nostra infrastruttura ma niente, questi fondi non ci sono più. Quest’opera non può essere cancellata dalla geografia delle infrastrutture necessarie all’Abruzzo e soprattutto al Teramano».
Ruffini riporta anche i dati di un quotidiano finanziario che colloca l’Abruzzo al quarto posto in Italia per numero di opere incompiute ma «all’inaugurazione del Lotto zero, in cui giustamente si è festeggiato, Ciucci e Chiodi avrebbero dovuto parlare e prendere impegni soprattutto per le incompiute regionali, e in questo quadro la Teramo-mare è quella par excellence»”. Delle 370 infrastrutture nazionali ancora non sottoposte al taglio del nastro, ben 35 sono ubicate nella nostra regione. In provincia mancano all’appello opere come i due autoporti di Castellalto e di Roseto, il villaggio del Fanciullo di Silvi, il complesso ospedaliero di Casalena, e altro ancora: solo recentemente è stato abbattuto lo scheletro del vecchio ospedale di Sant’Egidio, la cui vicenda è addirittura comparsa anche su alcuni libri scolastici.
Secondo Ruffini il completamento del IV lotto della Teramo-mare «deve tornare al centro delle discussioni sulle infrastrutture» e rivestire il carattere di un’importanza preminente in Provincia di Teramo «e perfino nella regione Abruzzo». «Tra l’altro lo scorso 6 giugno sollecitai il presidente Chiodi che incontrava a Pescara il ministro Lupi, a richiedere finanziamenti certi per il completamento della Teramo-mare. Il ministro annunciò assieme al presidente della Regione che lo sblocco dei 207 milioni di euro promessi sarebbe avvenuto subito, ovvero nella seduta del Cipe del 22 giugno 2013. Ma nessuna seduta del Cipe risulta esserci stata in quella data. Chiodi richieda ed ottenga ciò che è stato promesso all’Abruzzo e metta al primo posto il completamento della Teramo-mare» conclude Ruffini.