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Pescara, 15/12/2025
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Data: 31/10/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
La legge di stabilità 2014 - Sgravi fino a 35 mila euro e più detrazioni per i figli. Allo studio modifiche alla Stabilità per far salire il dividendo in busta paga

ROMA Il passo falso dei 10 euro in più al mese in busta paga dovrà essere corretto. Così come la Tasi, la tassa sulla casa. Sono questi i due punti fermi delle modifiche alla legge di stabilità alle quali si sta lavorando. Correzioni che dovranno arrivare dal Parlamento, perché il governo ha deciso di lasciare a partiti e parti sociali l’onere di trovare un accordo su come distribuire i soldi destinati agli sgravi. Per gli emendamenti ci sarà tempo fino a giovedì 7 novembre. Ma le prime ipotesi di modifica iniziano a circolare. Sul cuneo l’idea di fondo sarebbe quella di restringere la platea dei beneficiari degli sconti, abbassando la soglia dei 55 mila euro di reddito oltre la quale l’agevolazione si azzera. Si punterebbe a portarla in un range che va tra i 26 mila e i 35 mila euro. Più basso sarà l’asticella maggiore sarà lo sgravio.
BENEFICI FINO A 150 EURO
A 26 mila euro di reddito il beneficio medio salirebbe a 150 euro (contro i 106 attuali), mentre fissando il tetto a 35 mila euro, lo sgravio aggiuntivo sarebbe comunque contenuto in circa 118 euro. Ma si lavora anche su un altro fronte, quello delle detrazioni per i carichi familiari, come ha confermato ieri lo stesso premier Enrico Letta, che ha anche incontrato Renato Brunetta a Palazzo Chigi rassicurandolo sulla volontà del governo di migliorare la manovra. I carichi familiari è una misura sulla quale Pd e Pdl già una volta, lo scorso anno, hanno trovato un accordo. Con la legge di stabilità del governo Monti erano stati portati da 800 a 950 euro per ogni figlio. Questa volta l’intesa è nelle mani di Giorgio Santini del Pd e Antonio D’Alì del Pdl, i relatori della manovra. E le premesse non sono delle migliori. Se Santini, in linea con le indicazioni arrivate dal Partito Democratico, si è detto favorevole ad un abbassamento, almeno per il 2014, della soglia di reddito oltre la quale le detrazioni si azzerano, D’Alì ha invece proposto di lasciare invariato il tetto a 55 mila euro, trovando nuove risorse da destinare al cuneo, come quelle della rivalutazione delle quote della Banca d’Italia. Non solo. D’Alì ha messo sul tappeto anche un rinnovo degli sgravi sul salario di produttività.
Se sul cuneo le posizioni dei due relatori sono ancora distanti, sulla Tasi, la nuova tassa sulla casa, la marcia è a braccetto. L’ipotesi di mini sgravi di 50 euro è considerata insufficiente. La linea Maginot è fissata ad una situazione almeno simile a quella di partenza dell’Imu, con sconti di 200 euro più 50 euro a figlio. Il problema sono i costi elevati. Così si sta pensando ad un meccanismo alternativo basato sull’Isee.
PAX FISCALE
Ieri sera, poi, parlando alla Camera, Saccomanni ha anche confermato che i ticket sanitari non aumenteranno il prossimo anno. Nella stabilità ci sono 2 miliardi di euro destinati alle Regioni per evitare l’aggravio. Mentre in Parlamento si lavora alle modifiche alla stabilità, il governo è impegnato nella preparazione di una serie di collegati alla manovra. Presto, al massimo entro un paio di settimane, dovrebbe vedere la luce «Destinazione Italia», provvedimento nel quale sarà inserita una norma che permetterà a tutte le aziende che effettuano investimenti oltre una certa soglia (non solo come inizialmente ipotizzato a quelle estere), di siglare un accordo con il Fisco sulle tasse da versare per un certo numero di anni, ricevendo la garanzia che le regole non saranno modificate in corsa.

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