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Pescara, 16/12/2025
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Data: 03/11/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Trasporto ferroviario e disservizi - Si rompe il treno in duecento a piedi. Ennesimo disservizio ma sono in arrivo vagoni più capienti

L’ulteriore rottura del treno appieda 200 viaggiatori incolleriti alla stazione di Teramo. Il disguido che si è verificato pochi giorni fa è l’ultimo di una lunga serie preoccupante di interruzioni del servizio segnalato da Arco Consumatori. «In buona sostanza – commenta Paolo D’Incecco – la carrozza ferroviaria delle 8.44 proveniente da Pescara non è mai giunta a destinazione: stiamo indagando presso Trenitalia per conoscere il reale motivo del disservizio». Non è la prima volta che tali problemi si verificano su questa linea. «Per di più il treno successivo proveniente da Sulmona è sceso con 250 viaggiatori stipati come sardine». Tra le notizie positive la riapertura delle toilette dopo sei anni di chiusura «ma soprattutto – prosegue D’Incecco - la promessa strappata a Trenitalia di portare a Teramo ulteriori treni più capienti per venire incontro alle esigenze di centinaia di viaggiatori. Importante anche il ripristino del collegamento diretto con il Nord: non è più possibile per tanti studenti o semplici viaggiatori fare scalo a Giulianova o a San Benedetto per dirigersi a Bologna o ad Ancona». D’Incecco, che segnala un intero sistema ferroviario regionale allo sbando, anticipa dunque la notizia dell’arrivo a Teramo di treni molto più capienti lunghi 195 metri, con una locomotiva e sei carrozze: «Pertanto in quest’ottica l’arretramento della stazione per far posto ai parcheggi diventa sconveniente, non è più la soluzione ideale». Frattanto continua l’azione su base volontaristica del pensionato Paolo D’Incecco presso la stazione di Teramo, struttura senza più un addetto all’informazione e con la biglietteria automatica che talvolta fa le bizze.

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