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Data: 05/11/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
La protesta di 120 autisti dell’Atac no a straordinari, disagi nei trasporti

Hanno deciso di non aspettare il 13 novembre prossimo, giorno in cui è stato proclamato uno sciopero. Hanno incrociato le braccia avvisando l'azienda che non avrebbero fatto gli straordinari,spiegando, che è un «carico di lavoro troppo pesante e da tempo protratto». Protagonisti della protesta, 120 autisti dell’Atac, che tra le 11 e le 16.30 di ieri hanno portato a un calo del servizio sulla rete degli autobus del 10,12 per cento, causando disagi ai cittadini.
L’ASTENSIONE
Uno sciopero che ha portato Atac, «visti dicono dall’azienda -i potenziali disservizi alla cittadinanza», a informare la Prefettura. E da via IV Novembre la risposta all'azienda di trasporto è stata chiara: essendo questa una «forma anomala di sciopero», è stato chiesto ad Atac di invitare i lavoratori che hanno manifestato l'intenzione di astenersi dal lavoro straordinario, a desistere da tale azione che comporterebbe un'interruzione di pubblico servizio«. E quindi il rischio di sanzioni e denunce.
I SINDACATI
La protesta dei 120 autisti è stata un'azione unilaterale da cui hanno preso le distanze anche i sindacati: «Dell'iniziativa di oggi non sapevamo nulla - afferma il segretario Filt-Cgil di Roma e Lazio, Marco Capparelli - probabilmente è di alcuni autorganizzati, che stanno però in questo modo esponendo i lavoratori a precisi rischi, in quanto si potrebbe configurare l’interruzione di pubblico servizio, con le relative sanzioni, come riportato dalla lettera che la prefettura ha inviato all’azienda e a tutte le organizzazioni sindacali. C'è tensione all'interno dell’Atac, le condizioni del mondo del lavoro, in particolare degli operativi, vanno migliorate. Non è possibile ascrivere loro responsabilità che non hanno».
La pensa allo stesso modo il segretario Uiltrasporti del Lazio Simona Rossitto, che condanna comunque l’iniziativa dei 120 autisti e spiega che all’interno dell’Atac tira una brutta aria: «C'è un clima di tensione in azienda che è peggiorato in seguito ad una scelta unilaterale dei vertici di applicare la spending review, e non erogare tutta l'ultima tranche del contratto nazionale ai lavoratori».
GLI ORGANICI
La protesta di ieri è cresciuta con il passare delle ore, in mattinata gli autisti che hanno incrociato le braccia contro gli straordinari erano 80, il numero è aumentato nel pomeriggio. E l’Usb Atac dice: «Lo straordinario in Atac è facoltativo, non so perchè alcuni lavoratori si siano astenuti - afferma Walter Sforzini - personalmente definirei quanto accaduto , per cui sottolineo che non c’è stata alcuna organizzazione sindacale, un’autodifesa dei lavoratori per tutelarsi contro il costante aumento dei carichi di lavoro. Il nodo è il sotto-organico degli autisti dell’Atac e lo dimostra il fatto che se dei lavoratori rinunciano a fare lo straordinario nel loro pieno diritto, il tpl di Roma entra in crisi. I turni straordinari degli autisti di Atac, infatti, coprono oltre il 25 per cento del servizio e oltre questa percentuale dei servizi bus, spalmati, nell’arco della giornata si regge sugli straordinari».

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