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Data: 05/11/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Costi della politica - Emilia, 500mila euro per le cene. Rimborsi dei consiglieri regionali nel mirino. Record Pdl, alti anche quelli del M5S

BOLOGNA Affiorano via via i dettagli sui rimborsi dei gruppi al vaglio della Guardia di Finanza e sale giorno dopo giorno la tensione negli uffici dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Nel “day-after” delle dimissioni da capogruppo Pd di Marco Monari, prima “vittima” dell'inchiesta per peculato della Procura di Bologna (con il maggior partito di maggioranza impegnato nella soluzione della grana politica), a far discutere sono i conti dei rimborsi per ristoranti. È il Pdl, all'opposizione con 12 consiglieri, a segnare la cifra maggiore: 220 mila euro in 19 mesi, da giugno 2010 a dicembre 2011, riferiti per lo più a pranzi e cene con simpatizzanti. Segue il Pd, 145 mila euro (24 consiglieri), la Lega Nord con 53 mila (4 consiglieri), il M5S con 18 mila (all'epoca due consiglieri, prima che l'espulso Giovanni Favia passasse al gruppo Misto), l'Udc con 6.500 (un consigliere). Spese che, se rapportate al numero dei consiglieri, indicano comunque i rappresentanti del Pdl come i più spendaccioni (18mila euro a testa), seguiti da quelli della Lega (13mila), del M5S (9mila) e da quelli del Pd (6mila). Per quanto riguarda gli alberghi emerge invece che il Pd ha speso 17.000 euro, il Pdl 2.000, i 5 Stelle 1.100 euro, l'Udc 1.700. Proprio la notizia di 1.100 euro messi a rimborso per due notti a Venezia aveva preceduto le dimissioni di Monari, ieri definite «irrevocabili». Risulta che a nome dell'ex leader, il 5 giugno 2011 sia stata intestata una ricevuta dall'hotel “Dei Dogi”, pagata in contanti. Ancora a Monari, a metà con il collega di partito Roberto Montanari, sono riferiti 800 euro per due notti ad Amalfi, a fine luglio. «Ero a lavorare, era un'attività perfettamente consentita dalla legge. Era un seminario di area democratica», ha detto Montanari, interpellato sul punto. Il gruppo Pd ha comunque nominato l'imolese Anna Pariani nuova capogruppo. Procede intanto l'inchiesta, che vede indagati i nove capigruppo (che firmarono i rendiconti) che potrebbero presto essere chiamati a chiarire ai pm. E con la Gdf ancora in attesa dai politici degli ultimi chiarimenti sul capitolo consulenze e collaborazioni.

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