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Data: 14/11/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporto ferroviario e l'isolamento dell'Abruzzo - Piove nel treno dei pendolari. Proteste sulla Sulmona-L’Aquila: situazione gravissima

SULMONA Piove da giorni sul Centro Abruzzo e piove anche nei treni. In uno dei vagoni del treno delle 18 di martedì sera, infatti, scendeva acqua piovana dal soffitto, con buona pace dei viaggiatori che erano seduti in quel punto e che sono stati costretti a spostarsi. Le gocce, infatti, scendevano inesorabili sulla parte superiore dello schienale del sedile, schizzando tutto intorno. Continuano, quindi, i disagi per i cittadini che ogni mattina – per ragioni di studio o lavoro – devono raggiungere L’Aquila con il treno. «La pioggia in treno proprio ci mancava» protestano alcuni pendolari «dopo i vagoni ghiacciati dell’anno scorso, la puzza di carburante che entra dai bocchettoni dell’aria e i treni mono-vagone che ci costringono a stare come sardine. Ora siamo all’assurdo con le infiltrazioni di acqua. Anche perché, visti i problemi di capienza, non certo ci possiamo permettere di aprire gli ombrelli durante il viaggio». Non ironizza, invece, Francesco Di Nisio, presidente di Federcopa (Federazione dei pendolari del Centro Abruzzo). «La situazione è gravissima» tuona Di Nisio «abbiamo scritto più volte alle Ferrovie senza mai ricevere risposte. E i racconti quotidiani dei pendolari riferiscono di viaggi che sono fatti al limite della sopportazione umana. Nelle zone interne non siamo nemmeno ai livelli minimi di erogazione di un servizio su rotaia. Ormai ci troviamo davanti un muro di gomma, che ogni estate chiude la tratta per eseguire dei lavori, allungando a dismisura le percorrenza, e che poi continua a far viaggiare le persone in queste condizioni». Secondo Di Nisio sarebbe da rivedere tutto il sistema dei trasporti locali. «Per capire la scarsa attenzione che c’è nei confronti delle zone interne» aggiunge Di Nisio «basta sapere che dopo le nostre proteste sull’esclusione del centro sud Italia dall’alta velocità, le Frecce bianche sono state estese su tutte le tratte tranne che sulla nostra, cioè sulla Sulmona–Roma. Basta questo per capire come ci considerano».

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