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Pescara, 16/05/2025
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Data: 14/11/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Maltempo in Abruzzo - Tre Comuni chiedono lo stato di calamità. Pescara torna verso la normalità, ma è polemica sul piano anti-allagamenti. Riprendono le lezioni. Straripa il Vomano, strade chiuse

PESCARA Il ciclone Venere allenta la sua morsa e dopo le strade chiuse, l’acqua alta, la rabbia dei cittadini e le accuse al piano antiallagamenti dell’amministrazione comunale, in città inizia la conta dei danni. Si tenta di tornare lentamente alla normalità e, da questa mattina, studenti e insegnanti di tutte le scuole di Pescara potranno tornare in classe dopo la giornata di chiusura. Intanto, al termine del vertice di ieri pomeriggio con il nucleo di Protezione civile, i volontari e la polizia municipale, il sindaco Luigi Albore Mascia annuncia di aver avviato le procedure per chiedere alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale per ottenere i risarcimenti: stessa richiesta viene avanzata dai Comuni di Montesilvano e Città Sant’Angelo. A chiedere un risarcimento economico sono anche i consiglieri comunali di Fli, con in testa il capogruppo Massimiliano Pignoli. L’invito, rivolto a cittadini e commercianti, è rivolgersi ai legali messi a disposizione gratuitamente dal gruppo consiliare in modo da organizzare una class action, ossia un’azione collettiva di massa, ma stavolta contro il Comune. «C’è bisogno di un atto di coraggio», hanno detto Pignoli, i colleghi di partito Renato Ranieri e Giuseppe Bruno e il presidente della circoscrizione Porta Nuova Piernicola Teodoro, «vogliamo le immediate dimissioni del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici Isabella Del Trecco per porre fine a quattro anni e mezzo di malgoverno». Sotto accusa il piano antiallagamenti costato 2 milioni di euro che avrebbe dovuto risolvere una volta per tutte il problema dell’acqua alta in via Marconi, viale Pepe e via Elettra, ma che invece non ha retto a 48 ore di pioggia. Fli sventola l’ultima interrogazione «senza risposta» presentata in consiglio e spinge per una protesta con cartelli e striscioni che saranno esposti oggi pomeriggio in aula dai banchi della minoranza. Secca e repentina la risposta del consigliere di maggioranza Armando Foschi (L’Officina per l’Italia): «Il cantiere del piano antiallagamenti è in corso di svolgimento. La città paga lo scotto di vent’anni di indifferenza e inettitudine di quell’amministrazione dell’apparenza del centro-sinistra. Se Fli chiede le dimissioni dell’attuale governo cittadino, noi chiediamo le dimissioni dei sindaci di Montesilvano e Città Sant’Angelo che sono stati costretti ad evacuare, in piena notte, i propri concittadini, senza dare loro neanche una sistemazione dignitosa». L’ultimo bollettino meteo della Protezione civile invita alla prudenza almeno per tutta la giornata di oggi. In via cautelativa è confermata la chiusura al transito e alla sosta delle golene nord e sud, almeno fino alle prime ore del mattino. «Abbiamo disposto», comunica l’assessore Berardino Fiorilli, «la chiusura della Riserva naturale dannunziana, per ragioni puramente cautelative vista la situazione di diverse piante appesantite dalla pioggia. Domani (oggi, ndr) effettueremo una ricognizione delle alberature in vista della riapertura».

Straripa il Vomano, strade chiuse
La protezione civile: «Teramano e Pescarese le aree più colpite»

PESCARA Nelle ultime 36 ore tra le provincie di Pescara e Teramo è caduta pioggia con picchi di 250 millimetri con problemi di dissesto idrogeologico. Un’emergenza di fronte alla quale la protezione civile regionale ha attivato a Teramo e a Pescara il Centro coordinamento soccorsi, mentre per gli altri Comuni interessati dall’emergenza maltempo hanno svolto azione di supporto i centri operativi comunali. Nel Teramano c’è stata l’esondazione del fiume Vomano straripato nelle zone di Basciano e Castelnuovo con circolazione critica sulle strade provinciali e con casi di isolamento di alcuni centri abitati come Pietracamela, Intermesoli, Prati di Tivo e San Donato; l’esondazione del fiume Vomano ha interessato anche l’abitato di Scerne di Pineto A Scerne di Pineto dove la foce sud del Vomano è stata parzialmente invasa da circa 80 centimetri di acqua. Lungo la Teramo-Mare è stato chiuso lo svincolo di Bellante. In provincia di Chieti, a Lanciano, oltre cento bambini di una scuola materna rimarranno a casa fino a venerdì a causa dei danni provocati dagli allagamenti,mentre nel Vastese la Coldiretti fa un bilancio drammatico dei danni alle colture causati dai nubifragi. Sono in corso i sopralluoghi per verificare i danni delle mareggiate al trabocco del Turchino rimasto senza parti della passerella e con il casotto della pesca fortemente inclinato. Solo due pali restano del trabocco Mucchiola, uno dei più antichi impianti da pesca della Costa dei trabocchi e l’ultimo di Ortona.

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