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Pescara, 16/05/2025
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14/11/2013
Il Messaggero
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Isolati Pietracamela, Intermesoli e Prati di Tivo. Teramo-mare, crolla un pezzo chiuso lo svincolo di Bellante. Esonda il Saline, migliaia di sfollati nella notte |
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TERAMO Il maltempo ha praticamente isolato Pietracamela, Intermesoli e Prati di Tivo. Sono queste le zone dove permangono le criticità maggiori in un contesto generale di progressivo miglioramento nel Teramano. I centri abitati dei tre comuni montani continuano ad essere isolati, ma ieri sera i soccorsi sono riusciti ad aprire un varco verso Intermesoli, accessibile però solo per le emergenze. Altra situazione strettamente monitorata è quella che riguarda la zona di Valle Castellana, dove vigili del fuoco e Protezione civile continuano a lavorare per liberare le strade dalle frane. «Stiamo operando in condizioni incredibili - ha spiegato l'assessore Elicio Romandini.- A Pietracamela bisogna sgomberare un masso ciclopico a seicento metri dalla ss80 e liberare le strade d'accesso da montagne fango». Situazione difficile anche a Crognaleto, dove è stato evacuato il borgo di Vallocchio ed è complicato raggiungere Poggio Umbricchio. L'emergenza fiumi sembra invece al momento rientrata: dopo la piena che ha fatto tracimare Salinello e Tronto, con il Vomano che è esondato nella zona di Scerne di Pineto, la situazione sembra sotto controllo. L'esondazione del Tordino ha invece portato alla chiusura dello svincolo per Bellante sulla Teramo-mare. In Vibrata si contano i danni maggiori. Ieri sera è stata riaperta la Sp 8 a Tortoreto, chiusa per la caduta di calcinacci dal viadotto dell'A14 del Salinello.
Esonda il Saline, migliaia di sfollati nella notte
PESCARA Con strade a pezzi, aziende, negozi e abitazioni allagate a causa del maltempo, i sindaci di Pescara, Montesilvano e Città Sant’Angelo si apprestano a richiedere alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità. La Coldiretti stima danni all’agricoltura per milioni di euro. La macchina dei soccorsi procede senza tregua. Le scuole resteranno chiuse anche oggi a Città Sant’Angelo, Montesilvano e Penne, ma non a Pescara, dove nel pomeriggio di ieri si è deciso che le lezioni oggi si terranno regolarmente. A Montesilvano la giunta del sindaco Attilio Di Mattia ha stanziato 5mila euro per i primi lavori urgenti e ha istituito un numero telefonico 448.12.59 per segnalazioni e richieste di aiuto. Il rischio di nuove esondazioni del Saline è rimasto alto ancora ieri tra Montesilvano e Città Sant’Angelo dove porzioni di strade erano ancora chiuse al traffico dopo la notte di paura. Sorvegliato speciale il Piomba. L’EVACUAZIONE «Fuori dalle case». L'ordinanza di evacuazione firmata dai Comuni di Città Sant’Angelo e Montesilvano ha costretto martedì un migliaio di famiglie a una notte drammatica, dopo che alle 21,49 il fax del Consorzio di Bonifica li aveva allertati dalla diga di Penne che «l’onda di piena è in fase crescente in maniera repentina». Il prete ha suonato le campane, i carabinieri, la polizia municipale e la protezione civile hanno usato megafoni, hanno bussato alle porte, portato via persone e animali (40 cani e 20 gatti del Dog Village sono stati salvati dall’annegamento). Il Saline ha rotto gli argini alle 23,55, con una piena che la diga di Penne a fatica conteneva ancora ieri. A Città Sant’Angelo l’evacuazione ha riguardato 630 famiglie: 1611 persone di Marina. Punto di raccolta all’Iper dov’erano protezione civile, Croce rossa, Croce angolana e amministratori comunali. In 143, su 4 bus Arpa, hanno raggiunto i centri di accoglienza al Palacastagna e al Palatenda. Come Mario con la moglie e i due cani. Gli ultimi hanno lasciato il palazzetto alle 4,50. «La situazione resta di grave allerta, vale l'ordinanza di evacuazione» diceva ancora nel pomeriggio il sindaco Gabriele Florindi. Altri residenti hanno preferito dormire in macchina, come Vincenzo che a San Martino aveva visto da casa il fiume gonfiarsi. «Ho ricevuto un sms dal Comune». A Montesilvano sono state duemila le persone evacuate. Protezione civile e vigili del fuoco hanno bussato alle case da via Danubio a via Fosso Foreste, 23 strade in tutto. In 140 sono rimasti fino a tarda mattinata nella palestra della scuola di piazza Diaz. Altri hanno scelto di andare da amici. Gli angeli del soccorso hanno messo in salvo persone e animali. Allagato anche un campo di giostrai in via Cavallotti: l'intervento di vigili del fuoco e polizia municipale è andato avanti tutta la notte. Un camion, percorrendo una strada chiusa al traffico è finito in acqua: per recuperarlo c'è voluto un anfibio dei vigili del fuoco, illesi i due a bordo. AZIENDE ALLAGATE Notte di paura anche per chi vicino al fiume ha negozio e bottega. Sono rimasti a vegliare, impotenti le vetrine, molti dei proprietari delle attività nel condominio Ferretti mentre il livello dell’acqua cresceva, e riempiva i parcheggi sotterranei Globo. Transennata ancora ieri parte di via della Scafa. Alzata di un metro l'acqua sul Lungofiume di Montesilvano, allagando capannoni in zona artigianale e industriale. LA CONTA DEI DANNI Ancora disagi a Pescara, con strade allagate soprattutto a PortaNuova, e commercianti in lacrime: «Siamo rovinati» hanno detto in tanti. In via Monte Faito ha ceduto l’asfalto. «Ci aspettiamo richieste di risarcimento danni, vedremo» ha detto il vicesindaco Berardino Fiorilli. Intanto rimarranno chiuse almeno fino a oggi le golene, il Comune ha disposto anche la chiusura per due giorni della riserva dannunziana. Allagamenti a case al pianterreno, scantinati e aziende si registrano in tutta la provincia, come pure smottamenti e frane. A Francavilla scantinati e garage allagati nei palazzi tra viale Alcione, via Delle Napee e Monte Amaro, dove i vigili del fuoco hanno effettuato decine di interventi. Allagato il sottopasso di via Della Rinascita per la rottura di una pompa di sollevamento. Voragini si sono aperte su viale Alcione, viale Nettuno e via Cirillo.
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