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Data: 14/11/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Bocciata la no tax area, più detrazioni. Inammissibili gli emendamenti sulla detassazione Irpef sotto i 12 mila euro, si lavora a un taglio maggiore del cuneo fiscale

ROMA Senza copertura niente “no tax area” dell’Irpef per chi guadagna meno di 12 mila euro. Sono stati infatti dichiarati inammissibili dalla presidenza della commissione Bilancio del Senato gli emendamenti alla legge di stabilità presentati da Pd e Pdl per rimodulare il cuneo fiscale aumentando la no tax aera fino a 12mila euro l’anno (attualmente è a 8.000 euro, 7.500 per i pensionati). La proposta è stata cassata per difetto di copertura che era indicato dagli emendamenti nei tagli alle spese delle amministrazioni pubbliche. Sono 409 gli emendamenti dichiarati sinora inammissibili dalla presidenza della commissione Bilancio per i primi 9 articoli del ddl esaminato. Sono in tutto 26 gli articoli e 3.093 gli emendamenti presentati in commissione. L’esame va a rilento e potrebbe non essere completato entro oggi, come da programmi, per passare poi al voto. La no tax area era stata anche contestata dalla Cgil. D’altra parte l’Ue sarebbe preoccupata per gli emendamenti, avverte il ministro Saccomanni. La presentazione degli emendamenti sul reddito detassato, ha rischiato di creare un nuovo polverone commenta Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia: «bisogna trovare le risorse se si vuole affrontare qualsiasi tema» come prima questione. Inoltre «la cosa fondamentale è che si percepisca che questa finanziaria ha all’interno saldi che vanno rispettati». Dunque bisogna scegliere tra cuneo fiscale e no tax area «oppure soldi aggiuntivi - ha aggiunto - e chi è capace di trovarli ben venga». La strada da seguire sarà dunque un’altra. Ora si punta a concentrare il taglio del cuneo fiscale sotto il tetto dei 30mila euro e in particolare a concentrare le detrazioni nella fascia 15-20mila euro. E’ questo l’orientamento di commissione Bilancio e dello stesso governo, come ha riferito il relatore del Pd Giorgio Santini. «L’estensione dell’area degli esenti a 12mila euro è stata una suggestione mediatica, avrebbe assorbito tutte le risorse disponibili» almeno 1,2 miliardi. E dunque preferibile la concentrazione delle risorse sui redditi fino a 28-30 mila euro «che porterà in media una detrazione corrisposta in un’unica soluzione di 200 euro l’anno. Si tratta di 12 milioni di persone». Il ministro Saccomanni incontra il vice presidente della Commissione Ue, Olli Rehn e lo rassicura: «I saldi rimarranno invariati». Poi aggiunge. «I commenti sulla legge di stabilità che la Commissione europea pubblicherà non saranno una promozione o una bocciatura, perché non fa parte dell'armamentario istituzionale dell'Unione europea». Tuttavia l’aver eliminato l’Imu ha creato i principali problemi, commenta Bruno Tabacci del centro democratico: «Non c’è Paese dell’Ocse in cui il patrimonio immobiliare non costituisca parte essenziale della parte imponibile». Sono stati dichiarati ammissibili invece gli emendamenti sulla vendita delle spiagge, presentati dal Pdl. Di fronte alla levata di scudi del mondo ambientalista, i berlusconiani precisano che «si vuole dare certezze a 30mila imprese» assicurando, tra l’altro, un gettito di 3-5 miliardi. Cgil, Cisl e Uil sono impegnati negli scioperi territoriali di 4 ore per cambiare il ddl del governo. La settimana di mobilitazione del sindacato si chiuderà venerdì a Milano con una manifestazione alla quale parteciperà il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Dopo gli scioperi di lunedì e martedì in Calabria e Basilicata e di ieri nel Lazio e in Toscana, oggi lo sciopero interesserà l’Emilia Romagna, la Liguria e le province di Belluno, Treviso e Verona in Veneto.

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