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Pescara, 16/05/2025
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Data: 15/11/2013
Testata giornalistica: Rete8 - Tg8
Sciopero generale, le iniziative in Abruzzo

In occasione dello sciopero generale (ultime 4 ore per turno) sono state promosse da Cgil, Cisl e Uil, in Abruzzo, una serie di iniziative tra cui quella a Scafa (Pescara), davanti al cementificio della Italcementi (ore 10). I lavoratori si sposteranno in corteo sulla Tiburtina, in direzione Pescara, per raggiungere l'ingresso del paese e percorrere corso Primo Maggio. La manifestazione si concludera' in piazza Matteotti, dove ci saranno gli interventi dei rappresentanti sindacali, dei sindaci del bacino minerario e dei lavoratori. Il sindaco di Scafa Maurizio Giancola annuncia che domani "sara' al fianco dei lavoratori del cementificio di Scafa, contro la possibile chiusura dello stabilimento a gennaio 2014. L'intero paese e l'amministrazione comunale sono pronti a scendere in campo insieme a loro affinche' l'azienda mantenga in essere il piano di ristrutturazione e riorganizzazione che prevedeva la cassa integrazione fino al gennaio 2015 per il 50 per cento degli addetti, senza fare passi indietro. Oggi la cassa integrazione, che era intesa per ristrutturazione, e' diventata per cessazione attivita', prosegue Giancola. Nel caso in cui la decisione di chiudere lo stabilimento di Scafa fosse irrevocabile, chiederemo all'Italcementi un impegno formale a rinunciare all'istanza di rinnovo delle concessioni minerarie, in scadenza a giugno 2014, per lasciare agli altri imprenditori la possibilita' di investire sul nostro territorio". Per quanto riguarda il calendario delle manifestazioni di domani, in provincia di Chieti si terra' una assemblea a Vasto, presso il centro culturale, alle ore 10, e nell'aquilano si terranno gli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil provinciali nella sede della Cgil, alle ore 10. Alla stessa ora, in provincia di Teramo, e' stato organizzato un presidio sotto la prefettura, con la consegna di un documento (la manifestazione proseguira' fino alle 14).Gli autotrasportatori contestano "il taglio del rimborso delle accise, l'assoluta incertezza sulle risorse destinate al settore con particolare riferimento agli interventi per il contenimento del costo del lavoro, la mancata emanazione dei provvedimenti richiesti sulla riforma dei poteri assegnati all'Albo, l'assenza di iniziative concrete per arginare il fenomeno del cabotaggio abusivo praticato dai vettori esteri". Secondo Unatras e anita "il governo, nel corso di questi mesi si e' completamente disinteressato delle questioni sollevate dall'autotrasporto, dimostrand0o in tal modo di non aver compreso il ruolo fondamentale del settore nella auspicata ripresa econonomica".

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