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Data: 15/11/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Mastrapasqua lancia l’allarme sui conti Inps. Rosso da 10 miliardi per il buco ex Inpdap. Poi si corregge: «Problema tecnico, c’è piena sostenibilità»

ROMA Un'altra tegola sui conti pubblici e sulla sostenibilità a lungo termine del sistema previdenziale. Che lo stesso presidente dell'Inps ha prima lanciato, con una lettera ai ministri del Lavoro e del Tesoro, e poi in parte ridimensionato. «Nessun allarme», c'è «una piena sostenibilità» dei conti dell'Inps. Ma il disavanzo ereditato dall'ex Inpdap, «non deve trasformarsi in un sintomo di incertezza» sulla tenuta della previdenza italiana. La precisazione del presidente Antonio Mastrapasqua è arrivata al termine di una giornata scandita dalla preoccupazione seguita alle sue stesse parole, pronunciate in audizione davanti alla commissione bicamerale di controllo degli enti di previdenza, sulle possibili conseguenze della più grande operazione di razionalizzazione del sistema previdenziale pubblico: occorre riconsiderare le modalità dell'accorpamento tra Inps, Inpdap e Enpals perchè il deficit dell'ente di previdenza degli statali pesa come un macigno sul bilancio dell'Inps il cui il disavanzo patrimoniale ed economico (un rosso da 10 miliardi) può dare così «segnali di non totale tranquillità». E senza un intervento di legge, con cui ripristinare le norme in vigore prima del 2008 che prevedevano la copertura strutturale dello Stato per il pagamento delle pensioni pubbliche, si potrebbero «innescare rischi di sotto finanziamento dei disavanzi previdenziali e di progressivo aggravamento delle passività», sintetizza ancora Mastrapasqua. Un'allerta, quella lanciata dal presidente Inps, che lo ha spinto a scrivere ai ministri del Tesoro, Fabrizio Saccomanni e del Lavoro, Enrico Giovannini, invitandoli «a fare una riflessione su questo punto essendo il bilancio Inps ormai un bilancio unico ed essendo il disavanzo patrimoniale ed economico una cosa che, vista dall'esterno, nel mondo della previdenza, può dare segnali di non totale tranquillità». Ma è lo stesso Saccomanni, da Bruxelles, a gettare acqua sul fuoco.«Non c'è nessun motivo di allarme. È un problema tecnico che stiamo valutando. Abbiamo parlato anche l'altro giorno con Giovannini e ci sta lavorando la Ragioneria», spiega il ministro. E da via Ciro il Grande, sede dell'Inps, spiegano: nessuna preoccupazione sulla tenuta del sistema pensionistico. È solo una questione contabile. Poi, la correzione ufficiale dello stesso Mastrapasqua. «C'è piena e totale sostenibilità dei conti della previdenza e dell'Inps. Nessun allarme e nessun allarmismo».

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