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Data: 15/11/2013
Testata giornalistica: La Repubblica
Fisco, i dipendenti guadagnano più degli imprenditori

Secondo il dipartimento delle Finanze, i "soggetti con reddito da lavoro dipendente" dichiarano 20.680 euro, contro i 20.469 degli imprenditori. Più di 25mila imprenditori dichiarano più di 100mila euro, tra i lavoratori autonomi si sale a 77mila

MILANO - Sorpresa, in Italia conviene essere lavoratore dipendente piuttosto che imprenditore. Il dato emerge da un'analisi del Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia, secondo il quale "i soggetti con reddito da lavoro dipendente prevalente (oltre 20,1 milioni) dichiarano un reddito medio di 20.680 euro". Di contro, "i soggetti con reddito d’impresa prevalente sono circa 1,5 milioni (89% di coloro che dichiarano reddito d’impresa), per un valore medio di 20.469 euro".

Dei 41,3 milioni di contribuenti, il 49% ha prevalentemente un reddito da lavoratore dipendente e solo il 5% sono lavoratori autonomi. Dall'analisi, svolta per la prima volta sulla base del reddito prevalente dei contribuenti e relativo alla dichiarazione presentata nel 2012 (anno d'imposta 2011), emerge in particolare che 20,1 milioni sono lavoratori dipendenti e 14 milioni (ossia il 34% del totale), vale a dire più di un contribuente su tre, ottiene il suo reddito prevalente da pensione. Solo il 5%, 2,1 milioni, dichiara un reddito derivante dall'esercizio di attività d'impresa o di lavoro autonomo. Chi dichiara prevalentemente reddito da fabbricati è il 5% (oltre 2 milioni), e 1,4 milioni (più del 3%) dichiara reddito da partecipazione (ossia soci di società di persone). Di conseguenza, l’83% dei contribuenti italiani detiene prevalentemente reddito da lavoro dipendente o pensione.

Dipendenti. Detto della media di 20.680 euro, dall’analisi emerge che oltre il
46% dei lavoratori dipendenti opera nei settori dei servizi (rispettivamente il 26% nel ‘commercio, trasporti e comunicazioni’ e il 20% nelle ‘attività professionali, finanziarie e altri servizi’), il 23% nella ‘pubblica amministrazione’ e il 20% nell’industria. Il reddito medio da lavoro dipendente dei settori dell’industria (24.048 euro) e della pubblica amministrazione (23.169 euro) è superiore rispettivamente del 16% e del 12% rispetto al reddito medio nazionale.

Pensionati. Le persone che legano il loro reddito alla pensione sono più di 14 milioni (93% di coloro che dichiarano reddito da pensione) e dichiarano un reddito medio di 15.790 euro. Rilevante è in questo caso la percentuale di casi di compresenza con redditi da terreni e fabbricati (53%).

Imprenditori. Le imprese familiari sono circa 175.000 e sono localizzate prevalentemente in Lombardia e Veneto. I contribuenti che dichiarano un reddito complessivo maggiore di 100.000 euro (oltre 25.000 imprenditori) operano prevalentemente nelle attività ‘farmaceutiche’ (14,9%) e di ‘promozione finanziaria’ (9,1%).

Autonomi. I soggetti con reddito da lavoro autonomo prevalente sono circa 570.000 (83% di coloro che dichiarano tale reddito). Rilevante è la percentuale di coloro che detengono oltre al reddito da lavoro autonomo quello da lavoro dipendente (10%). Se si considerano i lavoratori autonomi con reddito complessivo maggiore di 100.000 euro (circa 77.000 soggetti) emerge che la metà opera in tre attività economiche: studi medici, poliambulatori e studi legali.

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