Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/05/2025
Visitatore n. 743.957



Data: 15/11/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Per il fisco dipendenti più ricchi degli imprenditori

ROMA Gli anni passano, ma la principale fotografia socio-fiscale del reddito degli italiani non cambia: i lavoratori dipendenti dichiarano - in media - più degli imprenditori. E’ accaduto anche nel 2011 (dichiarazioni 2012), quando i dipendenti hanno denunciato 20.680 euro mentre i datori di lavoro 20.469. Questa almeno è la cifra media diffusa ieri dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia cui però, comunque si vogliano giudicare le cifre, va riconosciuto lo sforzo di aver tentato di non sparare nel mucchio.
Già, perché quando si parla di cifre medie non si può dimenticare la metafora del pollo di Trilussa che veniva ufficialmente diviso fra due commensali anche quando ne sfamava uno solo. E infatti il Dipartimento ha classificato i contribuenti in base alla voce prevalente del loro reddito. In questo modo - fuori dalle medie - si scopre che la realtà è più articolata dei titoli e che ad esempio il 10% dei 570 mila lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e professionisti) ha anche un’entrata da lavoro dipendente. La realtà dei datori di lavoro è dunque estremamente variegata. Ancora un esempio: 1.851.310 sono classificati come imprenditori il 90% dei quali adotta la contabilità semplificata per le piccolissime imprese (o per quelle cosiddette marginali, messe in piedi cioè da persone che lavorano così poco che equivarrebbero a disoccupati) mentre solo 196.676 scelgono la contabilità ordinaria.
EFFETTO TRILUSSA

Accade così che il 47% degli imprenditori italiani dichiari un reddito d’impresa inferiore a 15 mila euro (cioè la ”miseria” di 1.250 euro al mese e per di più lordi) e solo lo 0,6%, circa 10.000, dica al fisco di guadagnare oltre 150 mila euro. Ne consegue che mentre il reddito medio degli imprenditori in contabilità semplificata è di 18.400 euro quello dei loro colleghi ”ordinari” si colloca su un valore medio ben più presentabile di 35.160 euro.
Già, ma qual è il reddito medio dichiarato dalla categoria ”imprenditori”? Qui Trilussa colpisce pesantemente e la cifra si colloca a quota di 21.330 euro. Quota modesta ma - si noti - superiore alla media di tutti i dipendenti. Tant’è che a pagina 64 dell’indagine c’è una tabella che offre queste cifre: i dipendenti che lavorano per una impresa industriale costituita sotto forma di società (non di persone) in media dichiarano 25.118 euro mentre la società denuncia 244.450 euro di reddito. I dipendenti che lavorano nello stesso settore industriale ma per persone fisiche dichiarano invece in media 11.120 euro contro i 22.150 euro dei loro datori di lavoro.
Le 76 pagine d’analisi del Dipartimento sono interessanti anche per altri motivi. Si scopre ad esempio che 2 milioni di contribuenti (su 41 milioni totali) vivono di rendita e 1,4 milioni ricevono redditi di partecipazione a società, in massima parte fra persone. E si scopre anche che la crisi morde meno i pensionati. Nel 2011 i redditi dichiarati dai pensionati sono saliti del 2,5% e dell’1,1% quelli dei dipendenti. I lavoratori autonomi hanno dichiarato lo 0,7% in più mentre gli imprenditori con contabilità ordinaria hanno guadagnato il 5,8% in meno.
Da segnalare infine che secondo uno studio dell’Ocse i manager pubblici italiani sono fra i più pagati fra i paesi industrializzati. I dati Ocse, però, si riferiscono al 2011. Dal 2012 è stato imposto ai compensi dei dirigenti pubblici più importanti un tetto massimo di circa 300 mila euro.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it