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Pescara, 16/05/2025
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Data: 16/11/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Lavoro e fisco, avviata la mobilitazione. Ieri 4 ore di sciopero indette dai sindacati a L'Aquila. Mari Fiamma (Api): così si danneggiano le imprese

L’AQUILA In piazza per il lavoro, per una politica fiscale più equa, per tendere la mano ai pensionati. La piattaforma nazionale di Cgil Cisl, Uil, che ha animato, ieri, la giornata di mobilitazione, con quattro ore di sciopero contro la politica del governo, si interseca con i problemi del territorio. «La provincia dell’Aquila vive la peggiore crisi dal Dopoguerra. Continua a perdere occupazione, competitività e Pil, mentre aumentano la disoccupazione e il ricorso agli ammortizzatori sociali». I segretari provinciali Umberto Trasatti (Cgil), Paolo Sangermano (Cisl) e Michele Lombardo (Uil), hanno annunciato l’avvio «di una lunga fase di mobilitazione, contro la politica del governo e in difesa del territorio». «Molte le questioni aperte», ha detto Lombardo, «dal peso eccessivo della tassazione alla mancanza di investimenti nel manifatturiero, fino agli ammortizzatori sociali in deroga, che non godono di stanziamenti sufficienti». «I recenti dati sull’economia della provincia dell'Aquila», ha fatto notare Sangermano, «confermano l’andamento negativo: la disoccupazione è al 12%, quella giovanile supera la soglia del 40%. Nel 2012 le esportazioni sono scese del 26%, rispetto all’anno precedente. Ma il dato peggiore riguarda il ricorso alla cassa integrazione: +40,3% nel 2013 rispetto al 2012, in aumento del 28% persino nell’edilizia. Ben 1426 le persone in mobilità: un quadro desolante», ha aggiunto Sangermano, «che disegna una provincia in piena recessione dove la mancanza di lavoro è una vera emergenza sociale». Per Umberto Trasatti «i ritardi e le inadempienze del governo stanno bloccando la ripresa. Chiediamo che la ricostruzione dell’Aquila sia una priorità per il Paese. Questo sciopero è solo una prima risposta alla crisi drammatica che vive il territorio. Se non avremo risposte, scenderemo nuovamente in piazza a protestare». Trasatti ha annunciato che i sindacati chiederanno un incontro urgente con gli Uffici della ricostruzione per avere chiarimenti sui fondi destinati alla ripresa delle attività produttive. Critico il direttore dell’Api Massimiliano Mari Fiamma, che parla di «sciopero facile. In un momento così delicato per l’economia risulta ancora più incomprensibile l’abuso del ricorso allo sciopero, da parte dei sindacati, a esclusivo danno delle imprese».

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