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Data: 16/11/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
La segretaria al musicista: «Porta i soldi ho lo scoperto nel conto corrente»

PESCARA La tangente che doveva versare il musicista Andrea Mascitti all'assessore alla cultura Luigi De Fanis, doveva servire per coprire lo scoperto di conto corrente che aveva la segretaria di De Fanis, Lucia Zingariello. E' un altro dei passaggi sconcertanti che si leggono nell'ordinanza che ha portato agli arresti domiciliari sia l'esponente politico del Pdl sia la sua stretta collaboratrice, accusati di concorso in concussione, peculato e truffa aggravata. La Zingariello, portata in Regione da De Fanis, diventa un personaggio chiave di tutta l'inchiesta. E' lei, in molti casi, la regista occulta, quella che muove le pedine sulla scacchiera, quella che organizza i viaggi a Roma con l'auto blu per raccomandare il fratello per un posto di lavoro o a Bologna per una sua visita medica. Ed è sempre lei che insiste con la vittima Mascitti, l'imprenditore culturale che ha fatto scoperchiare questo ennesimo scandalo dei colletti bianchi, per avere in tempi brevi i soldi di quella tangente per l'organizzazione dell'evento al Salone del Libro di Torino. Manifestazione per la quale De Fanis aveva chiesto a Mascitti mille euro. E quando Mascitti, dopo aver ricevuto dall'assessore l'assegno, ritarda la consegna, la Zingariello si fa sentire con il suo datore di lavoro. «L'intento di De Fanis - si legge nella relazione degli investigatori - è di far prendere i soldi alla Zingariello che ha bisogno di coprire lo scoperto in banca. La Zingariello aspetta avidamente che Mascitti la chiami, vuole quei mille euro di tangente che il suo amico De Fanis ha ottenuto in promessa da Mascitti». E l'assessore, («di consumata esperienza, mostra di sapere che il pagamento di una tangente richiede pazienza, tenacia, modi e tempi calibrati anche dopo che il pesce è all'amo», come sottolineano gli investigatori nella relazione di servizio) la deve tener calma e buona e le dice, riferendosi al Mascitti: «Tanto dove vuole andare, stai tranquilla, domani, dopodomani, se ti serve, te lo do io il contante, non ti preoccupare». Anche questi episodi dovranno essere chiariti dai protagonisti di questa vicenda giudiziaria lunedì mattina quando il gip Mariacarla Sacco procederà agli interrogatori di garanzia. Con i due verranno interrogati anche la dirigente regionale Rosa Giammarco ed Ermanno Falone (entrambi all'obbligo di dimora), il presidente dell'Associazione Abruzzo Antico.

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