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Pescara, 16/05/2025
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Data: 16/11/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Il “niet” di Aeroflot ad Alitalia. Dopo Air France-Klm anche i russi si sfilano dalla trattativa. Contatti con Etihad (Emirati)

ROMA Trattative segrete, ma nessuna prospettiva per ora all'orizzonte di Alitalia. La lista dei possibili partner comprendeva anche la compagnia russa Aeroflot che ieri ha comunque escluso un interesse per la compagnia italiana: «Non abbiamo intenzione di acquistare Alitalia, né parteciperà in alcun modo al suo finanziamento». L'unica certezza è il crescente conflitto con l'ex socio Air France-Klm che ieri ha lanciato un'offensiva mediatica. «Non vogliamo che Alitalia fallisca, finora siamo stati un partner serio e leale» ma «dall'inizio delle trattative con Roma abbiamo detto che un nostro nuovo investimento era vincolato alla ristrutturazione del debito Alitalia» e «su questo punto non siamo stati ascoltati. Ne abbiamo tratto le conseguenze». Alexandre de Juniac, numero uno di Air France-Klm, ieri ha ribadito le motivazioni che hanno portato la compagnia francese a non sottoscrivere l'aumento di capitale «una decisione definitiva - ha sottolineato de Juniac - in assenza di novità sul fronte del passivo in bilancio». «Il 18 ottobre ho mandato una lettera a Del Torchio e Colaninno per chiedere una due diligence sui conti: una cosa normale visto che siamo il primo azionista e ci viene chiesto di reinvestire in Alitalia. Questa richiesta è stata rifiutata: un atteggiamento poco corretto. Già partivamo scettici, per via della mancata ristrutturazione del debito. Il no alla richiesta di due diligence ci ha definitivamente convinto a non partecipare», ha concluso il presidente di Air France-Klm aggiungendo che il piano di Del Torchio, «va nella buona direzione. È coraggioso, raccoglie alcune delle nostre richieste». La posizione francese rimane la stessa: «Alitalia deve ridurre anche il medio e corto raggio», non solo il lungo mentre, «non abbiamo mai, e sottolineo mai, chiesto tagli del personale» anche se i sindacati rimangono sul piede di guerra e dichiarano totale indisponibilità a nuovi esuberi. Dopo il no all'aumento di capitale la partecipazione francese scenderà dal 25 al 7% e Alitalia deve quindi guardarsi intorno per individuare un altro partner. Non è in programma alcuna missione con rappresentanti del governo, nei prossimi giorni, negli Emirati Arabi per sondare la disponibilità di Etihad, la compagnia con sede ad Abu Dhabi. Etihad è una delle compagnie di cui si parla quale possibile nuovo partner di Alitalia ma nonostante le smentite un emissario del governo dovrebbe volare già la prossima settimana nell'emirato per approfondimenti.

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