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Data: 17/11/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Chiodi: è stato il governo che ha bocciato L’Aquila. Città della cultura, il presidente della giunta regionale attacca la Pezzopane Per De Matteis, Leone e De Santis «il lavoro fatto non dev’essere disperso»

Al Palazzetto dei Nobili si è tenuta l’assemblea di Sinistra Ecologia e Libertà della provincia dell’Aquila. È stato il primo incontro a livello provinciale del percorso congressuale di Sel. «Il segretario provinciale Umberto Innocente», è scritto in una nota, «ha aperto i lavori partendo dall’idea di partito su cui Sel vuole investire: un luogo aperto dove non sono sbandierate certezze e autosufficienze. Sono state sollecitate associazioni, movimenti politici, comitati, sindacati e tutti coloro che, come noi, vogliono discutere dei valori della giustizia sociale delle libertà e dei diritti delle persone, della sostenibilità ambientale e che condividono un percorso comune per uscire dalla crisi economica, sociale, culturale e democratica. All’assemblea ha partecipato Giulio Marcon, deputato Sel (nella foto).
L’AQUILA Il sogno infranto del capoluogo di diventare Capitale europea della cultura 2019 è «colpa», in gran parte, «del mancato sostegno del governo». La butta su un terreno di opportunità e scelte politiche a livello nazionale il presidente della Regione Gianni Chiodi (che dopo le dimissioni dell’assessore Luigi De Fanis, arrestato martedì scorso, ha tenuto per sé la delega alla Cultura), il primo a istituzionalizzare la partecipazione dell’Aquila all’importante competizione europea in occasione della Bit di Milano nel 2010, affiancato dall’allora assessore regionale alla Cultura Mauro Di Dalmazio e da Stefania Pezzopane (all’epoca presidente della Provincia). Non solo: ci fu anche il sostegno del governo Berlusconi assicurato tramite una lettera del sottosegretario Gianni Letta. È stato il governo targato Pd, secondo il presidente della Regione, a tagliare le gambe al sogno aquilano di portare lo scettro di Capitale europea della cultura proprio nel decimo anniversario del sisma. Ma Chiodi «picchia» duro anche sulla sua antagonista per eccellenza, la Pezzopane, che più volte ha ricordato il mancato sostegno finanziario e anche «morale» della Regione al progetto. Il fatto che non abbia sostenuto la candidatura dell’Aquila un governo in cui il Pd ha autorevoli rappresentanti (vi appartengono il presidente Letta e il sottosegretario Legnini, mentre il ministro per in Beni culturali Bray è vicino al Pd), secondo Chiodi, «la dice lunga anche sullo scarso peso della senatrice a Roma» Per Chiodi «L’Aquila aveva solo una chance di vincere, ossia con l’appoggio del governo. Le candidature per questa competizione le fanno i governi. Nessuna candidatura s’impone senza il suo consenso. E l’esecutivo Letta ha scelto». E forse, sempre secondo Chiodi, è anche «una questione di credibilità: la casta del Pd aquilano è screditata. Non si tratta di sconfitta, ma di una candidatura gestita male». All’Aquila, intanto, comincia l’analisi del perché la vittoria non c’è stata. Da destra e da sinistra la prima reazione è quella di «andare avanti» e «non disperdere il lavoro fatto». Lo sostiene, ad esempio, il vicepresidente del consiglio regionale Giorgio De Matteis, per il quale «la bocciatura dell’Aquila lascia naturalmente un po’ di amaro in bocca, ma era abbastanza prevedibile. Ci abbiamo provato, anche se non è andata come si sperava. Il percorso sino al 2019 è ancora lungo», aggiunge De Matteis, «e il lavoro compiuto da coloro i quali si sono dedicati a quest’obiettivo non deve essere disperso». E la sua proposta è «stabilire rapporti di collaborazione con la città che verrà individuata come Capitale europea della cultura e nello stesso tempo sostenere la posizione dell’Aquila, affinché possa essere sede di alcune manifestazioni collegate all’evento». Per l’assessore comunale alla Cultura Betty Leone, «tutto il lavoro fatto continuerà nella prospettiva di una ricostruzione intelligente dei luoghi e delle relazioni». L’assessore al Bilancio e al turismo Lelio De Santis, invece, ricorda che «altri eventi di rilievo come l’Adunata nazionale degli Alpini nel 2015 terranno comunque alto il nome dell’Aquila in Italia». Presentato in Senato, dalle parlamentari Pezzopane e Lanzillotta, un ordine del giorno per costituire «una rete delle città candidate al ruolo di Capitale della cultura 2019».

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