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Pescara, 16/05/2025
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Data: 17/11/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Frattura e tregua nel Pdl. Abruzzo scissione sfumata dall’effetto voto

PESCARA Divisi in casa, com'era nell'aria. Ma non realmente staccati: si tratta solo di capire chi andrà a dormire sul divano dopo avere lasciato il talamo matrimoniale. Anche in Abruzzo l'assemblea nazionale del Pdl sancisce una spaccatura annunciata nel partito di Berlusconi: da un lato la nuova Forza Italia, rilanciata con forza dal Cavaliere e dall'ala più irriducibile. Ma in Abruzzo la realtà del voto imminente inchioda tutti all’alleanza: figuriamoci. E’ tutto nelle parole dei due coordinatori: Filippo Piccone (sponda Alfano) e Fabrizio Di Stefano (sponda Berlusconi): troppo importante l’appuntamento elettorale, vietate fughe in avanti. Inizia proprio Di Stefano: «Ora non bisogna scavare un solco con chi ha fatto una scelta differente, ma impegnarci con questi amici a costruire una coalizione e continuare l'opera di governo che, innanzitutto in Regione, ma anche in quasi tutti i maggiori enti locali dell'Abruzzo, abbiamo portato avanti». Piccone conferma e sottoscrive: «In senso elettorale sono concorde con quanto detto da Di Stefano, serve una coalizione unita e un confronto serrato che inizieremo da domani (oggi per chi legge, ndr)».
Per gli amanti delle riclassificazione, ad ogni buon conto è sufficiente contare i presenti e gli assenti all'assemblea nazionale aperta ieri da Berlusconi per rilanciare Forza Italia, quella del '94. Anche se la situazione resta fluida.
Con Ricardo Chiavaroli c’erano il governatore Gianni Chiodi, il presidente del Consiglio regionale, Pagano; il deputato Di Stefano, i senatori Paola Pelino e Razzi, gli assessori regionali Giuliante e Di Dalmazio; i consiglieri regionali Ricciuti e Tagliente, il sindaco di Pescara,Mascia e quello di Teramo, Brucchi, e altri ancora.
A disertare l'appuntamento era invece la pattuglia al completo che fa riferimento al ministro Quagliariello: i parlamentari Piccone, Tancredi e Federica Chiavaroli; gli assessore regionali Masci e Di Paolo; il consigliere regionale Di Bastiano; il sindaco di Chieti, Di Primio; il presidente della Provincia dell'Aquila, Del Corvo e il vice presidente, Orsini; il presidente della Provincia di Pescara, Testa; il consigliere regionale Mincone; il coordinatore provinciale del Pdl dell'Aquila, Verrecchia; il presidente della Provincia di Teramo, Catarra; il consigliere comunale di Pescara, Pastore. Quali conseguenze sull'attuale quadro politico regionale? Si inizia il confronto: domani, per esempio, Tancredi ha convocato a Teramo, alle 19, una riunione del direttivo per fare il punto. Spiega Chiavaroli: «Restiamo tutti concentrati su una grande coalizione di centrodestra, pur diversificati sulle vicende del governo. Il nostro obiettivo resta quello di riconquistare la Regione e incrementare i numeri degli elettori». Aggiunge Pagano: «L'importante è che questa spaccatura non abbia effetti negativi sulla politica regionale». Resta l’enigma Letta: anima moderata con una carriera sempre vicina al cavaliere. .

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